F1, il via in Australia

Il 26 marzo la Formula 1 offrirà come gara d’apertura il Gran Premio d’Australia, mentre la settimana successiva il circus andrà in Cina.

La partenza a marzo darà modo ai team di prepararsi ai nuovi regolamenti legati alle vetture, con nuove ali, nuovi deflettori e con l’aumento della larghezza della monoposto. Le due gare in dubbio, Canada e Brasile, si correranno rispettivamente l’11 giugno e il 12 novembre.
La grande novità è lo spostamento del Gran Premio d’Azerbaijan dal 18 al 25 giugno, per evitare la concomitanza con la 24 Ore di Le Mans (17 e 18 giugno).
Slitterà di una settimana la corsa di Baku, incidendo sulle corse di Zeltweg, Silverstone e Budapest (spostate di 7 giorni). Niente GP di Germania, che si sarebbe dovuto effettuare il 30 luglio. Nessuna sosta tra Cina e Bahrain, Austria e Gran Bretagna, Belgio e Italia, Malesia e Giappone e Stati Uniti e Messico.
Chiusura di campionato confermata ad Abu Dhabi, il 26 novembre 2018. Invariata la data di Monza, programmata nella prima settimana di settembre.

Test inizieranno il 27 febbraio

gp_australia_2016Conto alla rovescia per l’inizio dei test di F1 dopo che la Fia ha reso noto il calendario per la stagione 2017: oltre alle due sessioni invernali (che si terranno a Barcellona), il Circus tornerà a provare nel corso della stagione in Bahrain, in Ungheria e ad Abu Dhabi.
Dal 27 febbraio al 2 marzo, le vetture di Formula 1 scenderanno in pista sul Circuit de Catalunya, per la prima sessione di test invernali.
Le squadre si fermeranno sul tracciato spagnolo per altre quattro giornate, dal 7 al 10 marzo, prima di affrontare le prime trasferte del Mondiale.
Il primo test in-season, invece, si terrà sul circuito del Sakhir il 18 e 19 aprile, dopo il Gran Premio del Bahrain. Rispetto al passato, quest’anno non si effettueranno sessioni di prove a Silverstone, poiché si proverà all’Hungaroring i primi due giorni di agosto.
Nei test di Bahrain e Ungheria, le squadre non avranno limiti sulle soluzioni da provare, se non quella di far correre un rookie (che abbia corso meno di 3 gare di F.1) per due dei quattro giorni complessivi.
Ultimo appuntamento dei test in-season sarà quello del 28 e 29 novembre ad Abu Dhabi, sullo Yas Marina Circuit. Questa sessione dovrà raccogliere quante più informazioni sulle specifiche delle gomme che verranno utilizzate nella stagione successiva.

Formula 1, stile Super Bowl

super-bowlQuest’anno sono in calendario 20 Gran Premi in F1. <Dovremo trasformarli in altrettanti Super Bowl> – ha sottolineato Chase Carey, il neo presidente e amministratore delegato della Formula 1. <Ogni gara deve diventare un happening ricco di musica, spettacoli, per coinvolgere l’intera città dove si svolge la gara e non solo chi andrà al circuito>.
Il Super Bowl LI, quest’anno, sarà la 51ª edizione della finale del campionato della National Football League. Andrà in onda domenica 5 febbraio all’NRG Stadium di Houston, Texas, impianto che ospita le partite casalinghe degli Houston Texans.
I campioni della American Football Conference, i New England Patriots, affronteranno quelli della National Football Conference, gli Atlanta Falcons, per determinare il campione della lega per la stagione 2016.
Sarà la seconda volta che lo stadio sarà teatro della finalissima (l’unico precedente risale al Super Bowl XXXVIII del 2004) e la terza in cui essa sarà organizzata nella città texana (il Rice Stadium fu infatti sede del Super Bowl VIII nel 1974).
Dopo aver eccezionalmente usato i numeri arabi per il Super Bowl 50, la NFL ha annunciato che da questa edizione sarebbe tornata ad impiegare stabilmente i numeri romani per identificare l’evento.

Ross Brawn, lo stratega

Ross-Brawn-imageUn importante ruolo operativo l’avrà Ross Brawn che dovrà occupersi della quotidianità in pista e fuori. Brawn vanta un palmares notevole: ha vinto 17 titoli iridati (8 piloti), quattro alla Benetton con Schumacher, 11 in Ferrari con Todt, 2 col suo team e Button.
Da pochi giorni si è imbarcato nell’avventura di Liberty, dove ha assunto il ruolo avuto da Ecclestone. <Occore dare la sveglia alla F1 – ha detto – perchè poco reattiva negli ultimi anni. Occorre pensare al varo di novità, ma studiando ogni dettaglio del piano che ho in mente insieme a Carrey e a Sean Bratches che si occuperà di marketing e dei media. Priorità è quella di guardare più alla qualità che alla quantità delle gare. Ritengo che l’Europa, grazie alle sue piste storiche, dovrà rivestire un ruolo importante nel calendario della F1. Inoltre vedo di buon occhio lo sbarco della F1 a New York>.
A leggere il comunicato di Liberty Media Corporation (LMCK), neo proprietaria del Mondiale di F1, il Gruppo conta di aumentare i ricavi del 510% battendo così anche il calcio della Premier. L’obiettivo è di 9 miliardi annui.
Il documento certifica inoltre in 4,1 miliardi di dollari (3,8 miliardi di euro) il debito della F1, che però si consola con 700 milioni di dollari in cassa.

Cosa suggerisce Briatore

flavio-briatore<Oggi la Formula 1 è desolante>. Questo il parere di Flavio Briatore, 66 anni. <Lo conferma il fatto che la stragande maggioranza dei team è in difficoltà finanziaria e molti circuiti sono in tilt. Silverstone è a rischio, quest’anno si disputerà l’ultima edizione a Singapore, ma anche  il GP Malesia è al collasso. Hanno sbagliato in tanti, Fia e team compresi>.
A sentire Briatore la ricetta è quella che la F1 ritorni ad essere un campionato del mondo piloti e non degli ingegneri. Liberty deve congelare i motori. Sino al 2020 però non si potrà cambiare una sola virgola per via del patto della Concordia.

L’uscita di Ecclestone

Bernie Ecclestone ha avuto un grande merito quello di aver reso globale la Formula 1. Ha cominciato la sua carriera praticamente partendo con poche sterline in tasca.

Vendendo auto usate mentre frequentava la facoltà di ingegneria sino ad essere, ad 86 anni, uno degli uomini più ricchi al mondo.
Suo padre era capitano di un peschereccio, a 20 anni Bernie iniziò a correre in moto (anche ad Imola con una Norton 500). Poi il salto nell’auto, tentando la qualifica a Montecarlo e comprando, di lì a poco, il team inglese Connaught.
Poi divenne manager di Rindt (che morì nel 1970 a Monza, ma conquistò ugualmente il Mondiale). Quindi rilevò la Brabham rilanciandola con motori Alfa Romeo e <rubando> Lauda alla Ferrari, una scuderia che si avvalse di Reutemann, Pace, Watson, Patrese e Piquet, quest’ultimo in grado di vincere due Mondiali, ma che perse De Angelis nel 1986.
Poi Ecclestone cedette la Brabham. Oggi Ecclestone ha un patrimonio di 3 miliardi di euro ma ha reso ricchi tanta gente. Un personaggio unico. Oggi riveste il ruolo di presidente emerito, ruolo che non riesce a comprendere.
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