Torna a Palermo il Ford Driving Skills For Life

  • Continua l’edizione 2017 di Ford Driving Skills For Life (DSFL), il programma di corsi gratuiti di guida responsabile indirizzato ai giovani nella fascia d’età 18-25, che per la sua seconda tappa, torna a Palermo

  • In Italia, il DSFL è stato lanciato nel 2013 e ha toccato fino a oggi 7 città, coinvolgendo in totale oltre 2.800 ragazzi, che hanno potuto acquisire una maggiore consapevolezza e responsabilizzazione alla guida

 

  • Nel capoluogo siciliano, le sessioni si svolgeranno giovedì 26 e venerdì 27 ottobre presso l’area antistante al Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi della Facoltà d’Ingegneria, all’Università degli Studi di Palermo. Per partecipare è possibile accedere al sito all’indirizzo http://www.drivingskillsforlife.it/  e scegliere una delle sessioni, mattutine o pomeridiane

 

 

Roma, 25 ottobre 2017 – Continua l’edizione 2017 di Ford Driving Skills For Life, il programma di corsi gratuiti di guida responsabile indirizzato ai giovani nella fascia d’età 18-25, che per la sua seconda tappa, torna a Palermo. Il DSFL rappresenta l’impegno di Ford nell’area della Corporate Social Responsibility, che finora ha comportato per l’Ovale Blu un investimento complessivo pari a 12 milioni di euro.

 

In Italia, il DSFL è stato lanciato nel 2013 e ha toccato fino a oggi 7 città (Roma, Milano, Napoli, Palermo, Padova, Pavia, Monza), coinvolgendo in totale oltre 2.800 ragazzi, che hanno potuto acquisire maggiore consapevolezza e responsabilizzazione alla guida, per evitare le distrazioni, imparare a riconoscere tempestivamente i pericoli, controllare il veicolo in situazioni d’emergenza, gestire gli spazi e la velocità.

 

L’evoluzione continua del DSFL si sostanzia nella ricerca di canali e strumenti di comunicazione idonei a stimolare l’interesse dei ragazzi creando opportunità di attivazione basate sulle loro stesse modalità di interazione.

 

Approccio attraverso il quale Ford ha deciso di sottolineare anche l’importante aspetto conoscitivo e cognitivo rappresentato dalla sensorialità, dando ai ragazzi la possibilità di indossare le speciali suit: Drink Driving Suit, Drug Driving Suit e Hangover Suit, tute in grado di simulare le alterazioni sensoriali conseguenti all’assunzione di alcol o di sostanze stupefacenti e ai postumi di una ‘notte di bagordi’, sviluppate in collaborazione con i ricercatori del Meyer-Hentschel Institute, in Germania.

 

Drink Driving Suit

Infografica – Drink Driving Suit

Per mostrare ai ragazzi i rischi della guida in stato di ebbrezza, Ford ha sviluppato la Drink Driving Suit, alla luce di uno studio condotto dall’Ovale Blu su un campione di 5.000 ragazzi tra i 18 e i 25 anni che ha rivelato come la guida in stato di ebbrezza sia un malcostume molto frequente tra i giovani.

La Drink Driving Suit simula gli effetti dell’alcol rallentando i riflessi e annebbiando i sensi, attraverso l’uso di fasciature semirigide per ginocchia e gomiti che limitano i movimenti e di pesi asimmetrici che compromettono l’equilibrio. Una speciale maschera restringe il campo visivo e produce un effetto di immagine sdoppiata, mentre apposite cuffie rallentano i riflessi e dilatano i tempi di reazione agli stimoli acustici. La suit rende più difficile perfino camminare in linea retta e mostra, a chi la indossa da sobrio, e, quindi, con la mente lucida, quali siano gli effetti dell’alcool e quanto questi rendano più complicate attività che richiedono attenzione e precisione, come il mettersi al volante.

 

Drug Driving Suit

Infografica – Drug Driving Suit

Anche i rischi legati all’assunzione di sostanze stupefacenti sono stati oggetto della riflessione dell’Ovale Blu nell’ambito della sensibilizzazione alla guida responsabile.  È emerso, infatti, che chi si mette al volante sotto effetto di droghe, si espone a un rischio 30 volte superiore di essere coinvolto in incidenti mortali.

 

La Drug Driving Suit ha l’intento di istruire i giovani sui rischi della guida in stato di alterazione psicofisica causata da droghe come la cannabis, l’ecstasy, la cocaina, l’MDMA e l’eroina.

 

La tuta può essere configurata in modo da simulare le diverse condizioni psicofisiche causate dall’assunzione dei vari tipi di droga, combinando visione distorta o alterata, tremori degli arti, scarso coordinamento motorio e incrementando i tempi di reazione agli stimoli esterni. La Drug Driving Suit altera i movimenti e l’equilibrio tramite speciali tutori e fasciature asimmetriche e simula stati allucinatori mediante l’utilizzo di cuffie e di occhiali che producono riverberi colorati.

 

Hangover Suit

Infografica – Hangover Suit

Lo step ulteriore nello storytelling legato alle suit è rappresentato dalla considerazione degli elementi di rischiosità connessi al mettersi alla guida il giorno dopo una serata di bagordi. Seppur entro il limite legale di alcool, trattasi di un comportamento potenzialmente pericoloso quasi quanto mettersi al volante la notte stessa.

 

A tal proposito, Ford ha commissionato la Hangover Suit, una speciale suit che pesa 17 kg ed è costituita da gilet, polsiere e cavigliere, che, grazie a dei pesi interni, riproduce la sensazione di pesantezza corporea. Si aggiungono occhiali che, attraverso giochi di luminosità e riverberi colorati, distorcono la vista e cuffie che simulano effetti acustici in grado di stimolare l’ipersensibilità tipica dell’emicrania. Insieme, tutti i dispositivi sono in grado di riprodurre i sintomi dei postumi di una ‘notte di bagordi’ come spossatezza, vertigini, testa pesante e difficoltà di concentrazione.

 

Anche la Virtual Reality, mutuata dal gaming, che sta via via estendendo i suoi campi di applicazione ad altri ambiti, dai test drive delle auto al controllo del traffico aereo, sarà nuovamente protagonista delle sessioni DSFL con il Reality Check.

 

La tappa palermitana del DSFL ospiterà la versione definitiva del Reality Check, il VR experience totalmente immersiva, che porterà i ragazzi a vivere le più pericolose forme di distrazione alla guida e a sperimentarne ‘virtualmente’ le conseguenze. Sviluppato da esperti di Happy Finish e Google Zoo, il Reality Check è stato realizzato grazie alla tecnologia Google Daydream, e sarà disponibile come app, scaricabile su smartphone, entro la fine dell’anno.

 

A supporto del DSFL, Ford Italia, oltre alla campagna social su Instagram Don’t Tap And Drive lanciata lo scorso aprile, quest’anno ha presentato The Instagram Wrong Stories, un diario di 24 ore di video e immagini che comunica in modo non convenzionale il concetto di sicurezza e responsabilità alla guida.

 

Tramite le Instagram Stories le persone raccontano gli istanti salienti della loro giornata. Il problema è che, spesso, lo fanno anche quando sono al volante. E in quei casi rischiano la vita propria e altrui.

 

Il progetto The Instagram Wrong Stories nasce proprio da questa considerazione: un modo di comunicare il concetto di responsabilità alla guida attraverso lo stesso mezzo che potrebbe essere fonte di distrazione e, quindi, causa di incidente, ovvero le Instagram Stories. Per visualizzare l’experience completa del progetto è possibile visitare il canale YouTube di Ford Italia, al seguente indirizzo:https://youtu.be/MTm8E66EPEI

 

Nel capoluogo siciliano, le sessioni si svolgeranno giovedì 26 e venerdì 27 ottobre presso l’area antistante al Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi della Facoltà d’Ingegneria, all’Università degli Studi di Palermo. Per partecipare è possibile accedere al sito http://www.drivingskillsforlife.it/ e scegliere una delle sessioni, mattutine (inizio ore 9.00) o pomeridiane (inizio ore 14.00), disponibili nel calendario online.

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