Lewis figlio del vento

Gran Premio del Messico, finale purtroppo deciso in anticipo. Hamilton, uscito dall’abitacolo della sua Mercedes, sembrava un levriero impegnato in una corsa in un cinodromo

Era raggiante per aver conquistato il quarto titolo mondiale in anticipo, in barba al nono posto sul traguardo, senza trovarsi sul podio, ma incoronato re dalla legge dei numeri. Con due punti saliva sul trono a quota 333 punti, rendendo così vano ogni tentativo di Vettel, quarto (277 punti) ma autore di una rimonta da libro Cuore. Hamilton è il primo britannico a fare poker, dal primo titolo al quarto, sono trascorsi nove anni. A Prost ne sono sufficienti otto, a Schumacher sette, a Fangio cinque, mentre Vettel li ha vinti sempre di seguito. Quest’anno Lewis (suo padre, tifoso di Carl Lewis, scelse per lui il nome di quel campione, figlio del vento) ha ottenuto più vittorie di tutti (nove), undici pole, sette giri veloci, dodici podi e 511 giri in testa. Vettel sperava di tenere aperto il Mondiale ma è stato autolesionista come a Singapore ed in Russia. Gli rimangono quattro successi stupendi in questo Mondiale, successi che ipotecano un futuro più roseo nella prossima stagione. La diplomazia e la sportività Ferrari nel dopo gara vanno evidenziate con Vettel che ha abbracciato il rivale ed ha riconosciuto che l’inglese ha meritato di vincere il Mondiale (non si è mai ritirato, non ha mai avuto incidenti). <Non credo ha detto Lewis che abbiano una monoposto superiore, ma piuttosto un team migliore>. Fair play… atto secondo. Hamilton e Vettel costretti a risalire dal fondo. Sebastian è stato infilato nelle prime due curve da Verstappen e poi è finito addosso ad Hamilton, facendogli sgonfiare una gomma. Entrambi ai box e rimonta per entrambi. Come commentare? Il tedesco, nel corpo a corpo, pecca sempre di ingenuità, ma la rimonta è di quelle a 18 carati e firma, beffa nella beffa, il giro più veloce il 68° in 1.18″786 alla media oraria di 196,666 con punta velocistica in un rettilineo a 362 orari! Hamilton è certo di avere vinto col cervello. Il neo campione ha citato <L’arte della guerra>, antico manuale cinese di strategia militare e in particolare una massima: Tieni stretti gli amici, ma i nemici ancora di più!

Hamilton col Bombardier

Stamane attingiamo all’intervista, molto interessante di Andrea Cremonesi, sulla Gazzetta del Sport, dove descrive il profilo del neo campione del mondo. <Ama girare il mondo con il suo aereo personale, un Bombardier Challenger, valore 25 milioni di dollari. Mete preferite Londra, Los Angeles e Caraibi, spesso con Neymar. Nello scorso inverno lo si è visto sciare sulle nevi del Colorado con Lindsay Vonn, sfidandola con lo snowbord. Attualmente è scapolo dopo essersi lasciato con Nicole Scherzinger. E’ vegano. Ama gli animali e non si separa mai dal suo Roscoe, un bulldog. Suona chitarra e pianoforte. Ha sposato la campagna degli sportivi americani contro il razzismo. Fra i suoi miti, Mohamed Alì, Martin Luther King e Michael Jackson, Ayrton Senna. Ha una forte fede in Dio (il tatuaggio di una croce occupa  l’intera schiena). Lewis è testimonial Mv Agusta (Lì costruiscono edizioni limitate col suo nome) e lo si vede spesso al volante di una Ferrari a Beverly Hills>.

Tokyo, fila per la F1

Al Motor Show di Tokyo, dove eravamo presenti, si è rivelata una mossa vincente quella di schierare nello stand Mercedes un esemplare della monoposto di Hamilton accanto alla AMG safety car. Alla luce del doppio successo nel Mondiale Piloti e nel Mondiale Costruttori l’angolo sportivo è stato letteralmente preso d’assalto dai visitatori, un grazioso omaggio all’en plein tedesco nel Sol Levante. La rassegna chiuderà i battenti il 5 novembre. In vetrina la concept EQ A, la AMG Project ONE e la smart Vision EQ fortwo.

Verstappen, un siluro

Leader da cima a fondo il siluro della Red Bull ha lasciato dietro Bottas a 19″678 e Raikkonen a 54″007 e Vettel a 1’10″75. Ha messo in vetrina un ardore agonistico tipo Senna e uno spiccato talento. Effettua sorpassi da playstation, rischia proprio tutto. Max così ha la sua seconda gara della stagione, la terza della sua giovane carriera, confermando le velocità incredibili fatte vedere nelle qualifiche. Il ventenne è stato maiuscolo nel replicare il capolavoro della Malesia quando sorpassò Hamilton in modo incredibile. Verstappen ha trionfato a 2200 metri sul livello del mare in mezzo ad uno show del carnevale messicano del <Dia de muertos> con maschere sinistre e scheletriche. Commovente il ricordo per le vittime del terremoto che ha colpito di recente il Messico con il pubblico sulle tribune stracolme che ha sollevato il pugno al cielo al 19° giro. Bottas ha tenuto una condotta di gara prudente e redditizia, Raikkonen ha sciorinato un ritmo di gara imbarazzante distante troppo dalla Red Bull. Jellato a dismisura Ricciardo costretto ad uscire di scena al 6° giro per il motore della sua Red Bull. Quinto Ocon che ha così portato avanti la sua Force India, riscatto del canadesino Stroll, sesto, buono ed ammirevole il comportamento del locale Perez. Alondo decimo ad un giro, undicesimo Massa. Prossima gara il 12 novembre a San Paolo in Brasile.

Siparietto al veleno

Non è piaciuta al presidente della Ferrari, Marchionne, l’intervista rilasciata a Repubblica dall’ex boss della F1, 87 anni, in particolare quando ha detto <che aiutare la Ferrari è sempre stata la cosa più intelligente da fare attraverso i regolamenti tecnici. Oggi consiglierei a Marchionne Charlie Whithing, sa tutto di tutti i team e quello che non sa, sa come saperlo. Per la prossima stagione scommetto su Mercedes, ha le risorse per fare quello che vuole. Il miglior pilota oggi è Verstappen>. <Credo che Ecclestone debba ringraziare la Ferrari – ha replicato il nr uno di Maranello, per avergli dato la possibilità di gestire la F1 e, grazie alla nostra assistenza, di essere diventato miliardario. Gli faccio i complimenti e che Dio lo benedica. Lui ha fatto tanto per questo sport, ma anche la Ferrari ha fatto tanto per la F1>. <La Formula 1 è uno sport che non va commercializzato> – ha sottolineato il presidente della Ferrari Marchionne al Mugello. Non restiamo a tutti i costi, questo il senso delle sue parole. Aggiungendo che la F1 fa parte della storia della Ferrari e ho tutte le intenzioni di proteggere il suo coinvolgimento nello sport. Snaturare la F1 per ragioni commerciali è sbagliato.

Oggi summit a Parigi

Il primo vero test per i nuovi proprietari della F1 è fissato per oggi a Parigi. Emergeranno le linee guida per il cambiamento fissato nel 2021, quando scadrà il Patto della Concordia che regola gli accordi commerciali e sportivi. Il nuovo Circus vuole un campionato di F1 più equilibrato nel quale anche i piccoli team abbiano la possibilità di lottare. Ferrari (al meeting partecipano Arrivabene e Binotto) e Mercedes hanno posizioni vicine. Impensabile per loro abbandonare la tecnologia ibrida. Sul fronte opposto la Red Bull che vuole ritornare ai vecchi motori aspirati. Da scartare l’ipotesi monoposto 4×4 grazie a due propulsori elettrici all’avantreno, peserebbero troppo a sentire gli ingegneri. Si parlerà di motori, di un sound più coinvolgente ma anche di mettere un tetto al budget. Allo studio l’abolizione del venerdì di prove, un calendario più folto, da 21 a 25 gare, e il debutto di una app per seguire i Gran Premi dagli smartphone.

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