Torregrotta: Ingardia paga 20″ e vince Castiglione

Lo Slalom di Torregrotta ha aperto il tricolore

Il Campione Siciliano in carica il busetano  Giuseppe Castiglione (Armanno Corse),  su Radical Sr4 -1600 ha vinto la 23° edizione dello Slalom di Torregrotta (Messina), prova d’apertura del tricolore e terza del Campionato Regionale, precedendo sul podio il duo della scuderia TM Racing  composto dal trapanese Girolamo “Mimmo” Ingardia (Ghipard 1150)  e dal messinese Emanuele Schillace (Radical Sr4 1600).

La migliore prestazione della giornata (2’36″11) è stata ottenuto da Ingardia, al cui tempo però è stata aggiunta la penalità  per aver toccato un birillo, e ciò ha vanificato la decisiva terza salita  lungo i 3,5 km del tracciato che salgono sino a Roccavadina.  Ingardia era risultato secondo assoluto sia in apertura (dietro all’Osella PA9/90 del plurititolato molisano Fabio Emanuele), che nella seconda frazione di gara con lo stesso tempo (2’38″15) del compagno di scuderia Schillace, protagonista di una toccata nella prima manche.

Netto invece il percorso di Castiglione, la cui Radical Sr4.

Fuori dal podio dello Slalom di Torregrotta sono rimasti due dei principali candidati al successo nel Campionato Italiano Venanzio (Radical) ed Emanuele (5 volte vincitore a Torregrotta). Cosi come l’altro big il campano Luigi Vinaccia (Osella), preceduto dalla Radical dell’altro pilota di Buseto Palizzolo Giuseppe Gulotta (Trapani Corse). A chiudere la classifica dei primi 10 Antonio Virgilio (Radical Sr4-1400/TM Racing). Il siracusano Antonio Lastrina ed il siciliano Michele Puglisi (Giarre Corse) entrambi su Radical Prosport 1600.

La classifica dei primi 1o: 1° Salvatore Castiglione (Radical SR4)  2’37”88; 2° Ingardia (Ghipard/1150) a 0”27;  3° Schillace (Radical SR4) 0”27 ; 4° Venanzio (Radical SR4) a 0″39; 5° Emanuele (Osella PA 9/90 AR) a 0”34; 6° Gulotta (Radical SR4) a 2”16; 7° Vinaccia (Osella PA 9/90 AR) a 3”71; 8° Virgilio (Radical SR4) a 4”22; 9° Lastrina  (Radical Pro Sport) a 5”15; 10° Puglisi (Radical Prosport) a 6”39.

Nei diversi gruppi successi – in ordine di piazzamento nella generale – di Marcello Bisogno (Fiat 127) fra le Special Car, il portacolori della “Catania Corse” Salvatore Lo Re (Fiat 126/1150) fra le Siholuettes del gruppo E2, Manuel D’Antoni (Fiat 500 Max) nei Prototipi, Tindaro Leggio (Tuminello-Honda) nella VST, e sulle strade di casa non ha deluso le attese Domenico Cangemi che con la Fiat 127/1400 ha consegnato alla scuderia Phoenix il primato nel gruppo E1, precedendo avversari con vetture di maggiore cilindrata. La scuderia Project Team di Favara ha vinto anche in  gruppo A, fra le Racing Start Plus, ed in N  con nell’ordine il catanese Paolo Battiato (Peugeot 106),  Marco Gammieri (Clio Cup RS), e  Antonino Carpentieri (Peugeot 106/1600). Infine nelle Bicilindriche fra le “500” ha prevalso Antonino Manuli (Puntese Corse) di un soffio su D’Agostino (Giarre Corse). In Racing Start successo di Antonello Costa (Clio). Solitario al traguardo Santo Triolo (Alfasud 1600/A-TM Racing) nella “Attività di Base”.

Nella speciale classifica “Under 23” Schillace ha preceduto Puglisi e Michele Poma. Nel femminile” primato di Angelica Giamboi (Fiat X1/9) su Jessica Miuccio (Clio RS). Fra le 17 scuderie classificate la  TM Racing (che ha sommato le prestazioni di 25 piloti), ha preceduto la Viemme Corse (6 piloti) e la Catania Corse (7 conduttori).

107 piloti, dei 125 verificati su 130 iscritti, hanno portato a termine la competizione organizzata dal Gianfranco Cunico Club di Torregrotta in collaborazione con l’AC Messina ed il comune di Torregrotta.

Le dichiarazioni dei protagonisti a fine gara (fonte: ufficio stampa):

Castiglione:“è  stata una grande lotta, abbiamo provato delle soluzioni diverse tra la ricognizione e la prima manche per adeguare la biposto con le nuove configurazioni al fondo stradale, molto insidioso soprattutto nella prima manche. Ho attaccato a fondo nella seconda, pur evitando rischi eccessivi e poi nella terza sono andato più a fondo ma sempre senza esagerare, sono importanti i punti e capire la biposto”.
Ingardia: “ho puntato tutto sull’agilità della Ghipard  ho attaccato da subito ed ho visto che la monoposto mi permetteva di spingere, nella terza manche ci ho provato e sono riuscito a staccare la concorrenza più diretta, purtroppo un birillo mi ha tradito. Così abbiamo guadagnato questi punti importanti”-.
Schillace: “il team ha fatto un lavoro superlativo dopo la toccata in prima manche non pensavo di poter tornare competitivo dopo la scivolata ed il contatto. Invece la biposto mi ha dato fiducia, ho attaccato e ce l’ho fatta, anche se nella 3^ non tutto è andato per il meglio. Una gioia grande questa prestazione in gara”.

Classifica assoluta finale

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