NISSENO – Circuito Automobilistico Nisseno, venti ruggenti

Tratto da Sicilia Motori n°5 (316) – Maggio 2012 – Riproduzione riservata

Circuito Automobilistico Nisseno

Giuseppe Girolamo (Fiat), secondo nella 1° Edizione della “Coppa Nissena” nel 1922

È al glorioso “Bollettino della Vittoria”, il n.1268 diffuso il 4 novembre del 1918 dal Generale Armando Diaz. Che può forse ricondursi l’idea di una competizione per autovetture sul “Circuito Automobilistico Nisseno – Premio della Coppa Nissena”.

L’orgoglio e l’entusiasmo generato dal trionfo nel primo conflitto mondiale crearono uno straordinario moto celebrativo che coinvolse anche la provincia nissena e la sua città capoluogo, Caltanissetta

LA STORIA DEL CIRCUITO AUTOMOBILISTICO NISSENO

Alla fine dei primi anni “Dieci” del secolo scorso, Caltanissetta ­ affermata capitale dello zolfo fin già dalla seconda meta dell’Ottocento,­ gode ancora dei benefici prodotti dalla redditizia attività estrattiva.

La città che fu accreditata nel 1817 come Capovalle dalla Corona dei Borboni conserva anche sotto la monarchia Sabauda il ruolo di città capoluogo. Su un territorio provinciale che comprende ancora i comuni ad est del fiume lmera (Salso)Castrogiovanni (poi Enna) e Piazza Armerina.

La presenza di una solida classe di possidenti terrieri e di una elite padronale mineraria, unita ad una borghesia consacrata allo sfruttamento dei giacimenti solfiferi, donano a Caltanissetta una eccellente vitalità sociale e un proficuo slancio culturale.

Circuito Automobilistico NissenoLa disponibilità economica e il consenso sociale di cui queste godono consentono l’arrivo in città delle nuove “macchine”. Esse permettono la mobilità sul territorio, anticipando in questa scelta altri centri della Sicilia.

Ecco quindi apparire in città “vetture senza cavalli” che destano meraviglia e generano emozioni prima mai sperimentate. E così che a Caltanissetta inizia a nascere una solida tradizione automobilistica che, negli anni, si vedrà sempre più confermata. Sino a giungere alla organizzazione di gare e di prestigiosi eventi sportivi.

Si pensa anche ad una gara di velocità per automobili. Il clima generale è quello del “Manifesto del Futurismo” compilato nel 1909 da Tommaso Marinetti. Sull’onda della rivoluzione tecnologica dei primi anni del ‘900 si esalta la fiducia illimitata nel progresso. Il dinamismo, la velocità E le elite culturali che già hanno assorbito gli umori della appena trascorsa “Belle Epoque”. Sono prese dalla energia che quel movimento propugna.

La Caltanissetta di quegli anni vuole essere protagonista anche di questo nuovo mito della sveltezza, della agilità … della “rapidità”. È proprio grazie alle colonne della rivista “Rapiditas” edita, già sin dal 1906, da Vincenzo Florio, erede di una delle più facoltose famiglie del Regno, che oggi possiamo cogliere, attraverso regolamenti e cronache, le vicende del “Circuito Automobilistico Nisseno“.

Si correrà per tre edizioni consecutive, dal 1922 al 1924, dove al vincitore verrà attribuita la “Coppa Nissena“. Messa in palio, alla sua prima edizione, da Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III.

Circuito Automobilistico Nisseno

Amedeo Sillitti (Bianchi), alla partenza della terza edizione nel 1924

L’ARTEFICE DEL CIRCUITO AUTOMOBILISTICO NISSENO

Il 24 maggio 1922 sul “NUMERO UNICO” dedicato al “Circuito Automobilistico Nisseno” il redattore anonimo scrive: “La grande “macchina” che ha formate questo circuito automobilistico e l’ingegner Augusto Rigoletti, un uomo che alle vive sorgenti del suo ingegno sa facilmente aggiungere una straordinaria fattività”.

Egli volle il circuito automobilistico nella città di Caltanissetta, che sente di amare profondamente come la stessa sua città natia. Elo ha attuato denominandolo “Coppa Nissena“, con i sacrifici di un lavoro indefesso, febbrile E superando tutte le difficoltà che in principio non erano ne poche.

Il Prefetto comm. Antonio Boragno, primo ad interessarsi di questa corsa automobilistica, vide ad apprezzo l’entusiasmo dell’ingegnere Rigoletti. Constatata l’importanza dell’avvenimento e forte del sentimento che lo lega alla nostra provincia, diede all’ardimentoso organizzatore tutti gli aiuti che l’autorità prefettizia dispone.

LO STUDIO DELL’INGEGNER RIGOLETTI

Così l’ingegnere Rigoletti poté avere come collaboratori tecnici due ottimi elementi nelle persone dei nostri egregi concittadini. Il cav. Ing. Conti, vice capo del Genio Civile, e il cav. Ing. Francesco Giannone, ingegnere capo della Provincia. I quali nulla tralasciarono di fare perche la nostra Caltanissetta si arricchisse di un avvenimento sportive che la colloca a fianco delle grandi città.

Il lavoro preparatorio fu condotto dal Rigoletti in modo inappuntabile tale da ottenere senza alcun indugio l’approvazione da parte dell’Automobile Club italiano, mediante l’autorevole appoggio del cav. Vincenzo Florio, presidente dell’Automobile Club siciliano. Essa la prima autorità sportiva ad accogliere con vero patriottismo di siciliano la grande iniziativa.

E non poteva essere altrimenti, se si pensa che questo illustre figlio dell’lsola nostra e dovunque festeggiato per la meravigliosa attuazione della classica Targa Florio, che da tredici anni si ripete nella nobile Palermo con rinnovato interesse e successo da parte delle nobiltà sportive d’Italia e dell’Estero.

Circuito Automobilistico NissenoInfatti l’ingegner Rigoletti, l’infaticabile entusiasta creatore ed organizzatore della Coppa Nissena, non ha mai detto una frase, ne mosso un passo, senza ricordare a chiunque lo avesse intervistato il nome del cav. Vincenzo Florio, “il generoso ed autorevole patrocinatore della festa sportiva che andiamo a celebrare”.

LA GARA

Le parole del cronista del tempo non lasciano dubbi sul padre della competizione automobilistica di cui Caltanissetta potrà fregiarsi. Augusto Rigoletti darà costante prova dell’incessante attaccamento alla “sua” Coppa, offrendo egli stesso un ambito premio che verrà attribuito all’autore del giro più veloce del circuito (“il vincitore assoluto della gara e fuori concorso”) costituito da un cronometro d’argento.

Per le edizioni successive l’ingegnere offrirà “un cronografo della marca Zenit”. La considerazione che Rigoletti riscuote negli ambienti dello sport dell’automobile e testimoniata dalla lettere che il Presidente dell’Automobile Club di Sicilia, invia allo “Egregio Signor Ing. Augusto Rigoletti, Presidente della III Coppa Nissena” il 5 aprile del 1924, in occasione della terza edizione della Circuito.

Con cui ­ confermando la propria presenza alla manifestazione ­ così scrive: “Ritengo come un dovere il presenziare alla sua bella Corsa e non già per giudicare o consigliare, ma per assistere ad una delle riunioni automobilistiche che io ritengo delle più perfette per concezione e per organizzazione: merito questo Suo e del Comitato che Ella presiede con tanto solerte spirito sportivo.

Accetta quindi di buon grado di essere fra loro il 4 maggio e mi permetto approfittare della Sua squisita cortesia per pregarla di volere disporre perché mi sia riserbato al Grand Hotel l’appartamento dell’anno scorso. Formula per la Sua Corsa i migliori auguri e mi riprometto poterle esprimere a voce per la Targa i miei cordiali ringraziamenti. Mi creda, Vincenzo Florio

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