Sicilia Caput Mundi Motorum

Guardate la foto in alto: è la copertina della più importante rivista di sport auto in Italia, Autosprint, nella pubblicazione del 12 maggio 1966: la prima pagina è interamente dedicata alla Sicilia, con addirittura il contorno dell’Isola a includere la foto della Ferrari 312 di John Surtees.

In quel mese nella nostra regione si disputarono due gare di livello mondiale nell’arco di sette giorni:  il Gran Premio di Siracusa di Formula 1 (non valido per il Mondiale) e la Targa Florio iridata! Oggi sembra un avvenimento incredibile, ed impensabile a riproporsi. “Sicilia Caput Mundi Motorum”, verrebbe da dire! (Si lo so, la parola “motore” ai tempi dei romani non era stata ancora inventata…). Ma le gare “mondiali” non finiscono mica qui, ne abbiamo avute di altre; pensate che avevamo nello stesso anno, nella stessa regione due Gran Premi di Formula 1, perché la massima categoria correva anche aPergusa, anche li senza validità per il Mondiale!

La  gara di Siracusa iniziò un anno dopo l’istituzione del Campionato Mondiale (1951) e continuò fino al 1967 (non disputata nel ’62). A Pergusa le F1 corsero dal dal ’62 al ’65; quindi dal 1963 al 1965 abbiamo avuto nello stesso anno due Gran Premi ed una Targa mondiale. Potevamo veramente asserire di essere la capitale mondiale dell’automobilismo. Quali altre regioni d’Italia e d’Europa hanno potuto vantare – o vantano oggi – due/tre gare di livello mondiale ? Neanche la Lombardia con Monza, ma correggetemi pure se sbaglio. Questi sono gli “esempi” più eclatanti di gare internazionali in Sicilia, ma di altri ancora ve ne sono; la “Coppa Città di Enna” di Pergusa, valida anch’essa per il Mondiale Prototipi (ma anche in annate in cui venivano inserite in questo calendario pure gare in salita), che pure vanta partecipazioni e vincitori prestigiosi; la gara ennese fu valida per questa serie dal 1961 al 1967, e la vinsero – fra gli altri – anche Vaccarella ed Hermann,   Sulla stessa pista – quando la Targa Florio cessò di esistere – l’Automobile Club Palermo tornò ad organizzare la  prestigiosa Coppa Florio, con validità per il Campionato Mondiale Marche, dal 1975 al 1981. A proposito di Coppa Florio: non molti ricordano che questo riconoscimento venne messo in palio da Vincenzo Florio nel 1921 in occasione del “1° Gran Premio d’Italia” disputatosi a Brescia (città dove il palermitano aveva organizzato la Coppa Florio già dal 1900). Vi sembra poco ?

Da ricordare, ma evento “una tantum” le finali mondiali degli Challenge Ferrari a Pergusa nel 1997. Altre gare mondiali – ma di minore importanza, visti i tempi – furono, sempre a Pergusa,  quelle del GT Fia del 2002 e 2003, e quella dell’International Sport Series del 1999. Seppure in una serie riconosciuta dalla FIA, ma non organizzata direttamente da questa, l’ultima gara importante di respiro internazionale è stata la Targa Florio del 2012, valida per l’International Racing Series, una serie prestigiosa, ma sempre un “contentino” per gli appassionati siciliani, che da anni reclamavano la Targa Rally Mondiale.

D’altronde la “decadenza” degli avvenimenti sportivi di livello internazionale in Sicilia è stata sempre più rapida, anche negli altri sport. Negli anni ’90 abbiamo avuto i Mondiali di calcio, di ciclismo, di baseball, le Universiadi, il Mondiale Superbike a Pergusa; ed ancora manifestazioni più antiche come la Coppa degli Assi di equitazione, la Coppa Davis e gli Internazionali di Tennis, Negli ultimi anni solo Catania si è distinta per avere ospitato campionati internazionali di scherma e pallavolo. In compenso è andato meglio lo sport più seguito, il calcio, con le squadre delle tre più grandi città siciliane che si sono cimentate in serie A.

Come per tutte le altre attività umane, la Sicilia ha avuto i suoi periodi di splendore (penso ai tempi dei Greci, degli Arabi, dei Normanni, di Federico II) ed i suoi periodi (purtroppo attuali) di decadenza, politica, economica e culturale; pensare al bel passato che fu inorgoglisce e intristisce al tempo stesso, ma la memoria deve essere conservata perché deve servire da strada maestra per migliorarsi. La Sicilia deve tornare ad essere l’ombelico del mondo delle corse d’auto…

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