Minì in evidenza a Baku, ma fuori dal podio nella Feature Race

Minì, il racconto del fine settimana a Baku

Il weekend azero della Formula 2 si chiude con un’altra prova di carattere per Gabriele Minì, capace di restare stabilmente nel gruppo di testa e di lottare a lungo per il podio nella Feature Race. Il pilota palermitano della Prema ha concluso al quarto posto, sfiorando una top 3 che era sembrata alla sua portata nella fase centrale della gara. Lo start della corsa ha visto Jak Crawford perdere la leadership dalla pole, superato dagli italiani Leonardo Fornaroli e Gabriele Minì, bravi a sfruttare lo scatto migliore. Minì ha così conquistato subito la seconda posizione, mettendosi nella condizione ideale per gestire il passo gara e restare in piena corsa per le posizioni di vertice.

La gestione dei pit-stop

La svolta della gara è arrivata con l’ingresso della safety car dopo l’incidente di Martinius Stenshorne, che ha rimescolato le strategie. Nel valzer dei cambi gomme Minì è stato tra coloro che hanno guadagnato temporaneamente la testa della corsa, salvo poi pagare la minore efficacia delle coperture soft, meno performanti sul finale rispetto ai rivali diretti. Il siciliano ha comunque difeso con determinazione la sua posizione, cedendo il passo solo a Dino Beganovic, risalito fino al podio, e a Joshua Dürksen, autore di una grande rimonta dalla 15ª casella.

Un quarto posto che vale fiducia

Alla fine Minì ha tagliato il traguardo in quarta posizione, alle spalle di Beganovic e davanti al compagno di squadra Sebastián Montoya, rimasto fuori dalla zona alta a causa di una penalità legata al pit-stop. Una prestazione che conferma la sua costanza e la capacità di restare competitivo anche in condizioni complesse. Pur mancando l’appuntamento con il podio, il risultato di Baku rappresenta un segnale importante per Minì: dopo le difficoltà delle ultime gare, il siciliano ha dimostrato di poter lottare ad armi pari con i migliori, rafforzando la sua presenza in un campionato sempre più equilibrato.

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