Gabriele Minì si prepara al GP di Abu Dhabi

Dopo una stagione che gli ha regalato “solo” due podi, uno nella sprint race di Monaco (secondo posto) e l’altro a Spa, in Belgio (terzo posto), sempre nella gara “ridotta”, Gabriele Minì è pronto per l’ultimo weekend di una stagione impegnativa.

Dopo i primi sei GP, in cui i costanti arrivi in top ten avevano acceso le sue speranze, oltre a quelle degli appassionati, per il palermitano è iniziato un periodo di risultati negativi, durato praticamente fino a Monza, e caratterizzato dalle eccezioni dei podi già citati e dalla decima posizione ottenuta nella feature race in Spagna.

Da Monza pare essere iniziato, seppur troppo tardi, un trend abbastanza positivo, se confrontato al resto dell’annata: settimo posto nelle due gare italiane e nella sprint race di Baku e quarta posizione nella feature race azera.

Per quanto riguarda il Titolo piloti, i giochi si sono chiusi al termine del GP del Qatar, che ha visto trionfare Leonardo Fornaroli. Il romagnolo è riuscito a ottenere l’Iride al primo anno in Formula 2, da “rookie”, impresa riuscita a piloti di primissimo piano, tra cui Oscar Piastri, George Russell e Charles Leclerc, per citarne alcuni. Deciso, sempre in Qatar, anche il Campionato costruttori, assegnato proprio alla Invicta Racing di Fornaroli e Roman Staněk. Ad Abu Dhabi, dunque, in palio “solo” le vittorie di sprint e feature race.

La classifica piloti vede Minì al 13º posto, con 57 punti, mentre, tra i costruttori, ad Abu Dhabi, la Prema battaglierà con la Rodin Motorsport per il sesto posto.

Per il pilota di Marineo, il weekend rappresenta la concreta occasione di concludere dignitosamente una stagione sottotono. Ad aspettarlo, intanto, un circuito non semplice.

Il circuito 

Il circuito di Yas Marina, che ha ospitato per la prima volta una gara di Formula 2 nel 2017, è caratterizzato da una distanza di 5281 metri e da 16 curve.

La prima curva del tracciato è una svolta a sinistra, a 90 gradi, che conduce i piloti alla famosa “esse”, dalla due alla quattro. Curva cinque è un vero e proprio tornante in cui è fondamentale sfruttare tutta la pista per immettersi, con la giusta velocità e aderenza, nel rettilineo successivo, il più lungo del Mondiale (1200 metri). Brusca frenata per entrare nella chicane di curva sei – sette: un tecnico sinistra-destra in salita che conduce, dopo curva otto, al terzo rettilineo del circuito. Altra “inversione di marcia” in curva nove, molto più veloce rispetto a quella iniziale, che porta i piloti nella parte finale del tracciato.

Alla dieci segue quasi immediatamente la 11, da affrontare col piede sul pedale del freno e il volante leggermente inclinato verso destra. Successivamente, ben tre curve a gomito: la 12, verso destra, e 13-14, entrambe a sinistra. Breve rettilineo, rapida “virgola” a destra (curva 15) e ultima curva, la 16, in cui è importante bilanciare il gas per evitare il testa-coda.

Programma e orari

L’ultimo weekend di questa stagione si apre il venerdì con le prove libere, previste alle 14:05 (ora italiana), e le qualifiche, che si svolgeranno a partire dalle 18. Come di consueto, poi, sabato sarà il turno della sprint race (ore 19:15), mentre domenica, alle 16:15, partirà l’ultima feature race del 2025.

Dopo un’annata deludente, importante però per la crescita sportiva e personale, il focus di Gabriele Minì si sposterà verso il 2026. Non sarà di certo una stagione andata male a spegnere la speranza di un futuro in Formula 1, ancora molto concreta. Nel frattempo, cresce l’attesa per scoprire i prossimi capitoli della sua promettente carriera.

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