Bosch e Cariad, guida autonoma più sicura grazie all’intelligenza artificiale
Notizie - Pubblicato il 27 Agosto 2025 - 12:05
Bosch e Cariad, una collaborazione per la mobilità del futuro
Bosch e Cariad, la software company del Gruppo Volkswagen, rafforzano la loro partnership all’interno dell’Automated Driving Alliance, con l’obiettivo di sviluppare sistemi di guida assistita e autonoma di livello 2 e 3 sempre più sicuri e intuitivi. Il nuovo software, basato sull’intelligenza artificiale, punta a ricreare il comportamento di un guidatore umano, rendendo la guida autonoma non solo più affidabile, ma anche naturale nelle decisioni. Le prime implementazioni sono già state testate su flotte di prova, con un lancio su veicoli di serie previsto per la metà del 2026.
L’AI al centro del nuovo software
L’architettura software copre tutte le funzioni cognitive fondamentali: percezione, interpretazione, capacità decisionale e azione. L’uso dell’intelligenza artificiale non riguarda solo il riconoscimento degli oggetti, ma si estende alla fusione dei dati provenienti da sensori differenti, fino al controllo automatizzato di sterzo, freni e gruppo propulsore.
Il sistema è stato concepito in modalità end-to-end, con Bosch e Cariad che sviluppano in totale autonomia codice sorgente e proprietà intellettuale. Questo approccio garantisce standard elevati in materia di sicurezza, protezione dei dati e trasparenza, oltre a una capacità di innovazione rapida e scalabile. “Stiamo dimostrando che l’industria automobilistica tedesca ha acquisito una completa padronanza delle tecnologie chiave dell’intelligenza artificiale e della guida autonoma“, ha dichiarato Peter Bosch, CEO di Cariad. “Il nostro obiettivo è rendere comfort e sicurezza accessibili al maggior numero possibile di persone”.
Test globali e dati per migliorare le prestazioni
Per rendere lo stack AI più robusto, Bosch e Cariad stanno utilizzando una flotta globale di test in Europa, Giappone e Stati Uniti. I veicoli di prova, tra cui l’ID.Buzz e l’Audi Q8, sono già equipaggiati con sensori avanzati e aggiornati quotidianamente con nuove versioni del software.
“Quando si tratta di portare i sistemi di guida autonoma su strada in modo affidabile e su larga scala, i dati e l’intelligenza artificiale sono fondamentali”, ha spiegato Mathias Pillin, CTO di Bosch Mobility. “Possiamo affrontare questa sfida solo collaborando come partner alla pari, superando le mentalità radicate”. L’analisi continua di enormi quantità di dati, incluse le situazioni rare e complesse definite “corner cases”, consente di migliorare progressivamente le prestazioni, con l’obiettivo di massimizzare sicurezza e affidabilità prima del debutto sul mercato.
Verso un futuro di guida autonoma diffusa
Il software sviluppato nell’ambito dell’Automated Driving Alliance sarà integrato nella nuova architettura software-defined del Gruppo Volkswagen, ma Bosch prevede di renderlo disponibile anche ad altri costruttori a livello globale.
In prospettiva, l’architettura AI potrebbe includere approcci multimodali come il vision-language-action (VLA), capaci di combinare dati visivi e linguistici per anticipare i comportamenti degli utenti della strada e reagire in modo ancora più simile a un essere umano.
Grazie a questa collaborazione, la guida autonoma non è più un concetto futuristico, ma un traguardo sempre più vicino: entro il 2026 milioni di automobilisti potranno sperimentare sistemi di assistenza avanzata e funzioni di guida autonoma, pensati per unire sicurezza, comfort e innovazione tecnologica.