Pergusa 2016: una gara quasi certa, una seconda forse
Notizie - Pubblicato il 11 Dicembre 2015 - 14:25
Il 24 luglio il 44° GP del Mediterraneo per la Auto GP nazionale, il 30 ottobre una 6 ore a Pergusa
Potrebbe essere l’Auto GP organizzata da Coloni (che si disputa con vetture aventi un telaio monomarca Lola derivato dalle Formula 3.000, ed un motore Gibson di 3.500 c.c.) l’ancora di salvezza almeno per il Gran Premio del Mediterraneo a Pergusa. Che potrebbe cosi continuare la propria vita giungendo all’edizione n. 44, ospitando il 24 luglio la quinta di sette prove del Trofeo nazionale, riservato a queste monoposto fra le più potenti in campo internazionale, con i suoi 550 cv.
Si tratta chiaramente di un ripiego ma in realtà non sono molte le serie che hanno ancora date libere e disponibili alla trasferta siciliana. Anche in presenza di incentivi per abbattere i costi. “Venerdi 18 si riunirà la Giunta Sportiva della Federazione – spiega Marco Rogano, AD di AciSport – la quale dovrà decidere se concedere all’Auto GP la validità di Campionato Italiano”. L’altra data in programma – fra quelle discusse ieri, giovedì nell’annunciato incontro con i responsabili della pista – è quella del 30 ottobre. Si tratterebbe di una gara di durata sulla distanza di “6 ore” riservata a GT e Prototipi. Idea bella sulla carta, ma da verificare a chiusura iscrizioni (fissate a metà settembre), per avere certezza di almeno 20 equipaggi e vetture al “via”. L’Autodromo offrirebbe agevolazioni ai partecipanti. Sperando questo possa bastare. “A Pergusa si corre e si viene volentieri nonostante le condizioni della pista e delle strutture – dice Sergio Peroni, romano, specialista nell’organizzazione di corse e anche della 6 Ore di Vallelunga
– ma i team, vorrebbero non sostenere la trasferta perché i costi aumentano notevolmente. Vengono se “costretti” da logiche di campionato. Viceversa eviterebbero anche “Vallelunga“, dove noi riscontriamo un calo delle presenze del 25-30%, rispetto a gare che si disputano al nord. Questo perché il grosso dei concorrenti vive da Firenze in su e dunque preferisce una trasferta in Austria piuttosto che al centro al sud Italia. Non è piacevole ammetterlo ma è cosi”.
Cosa si potrebbe fare per superare questo gap?
“Certamente ottenere sconti considerevoli (almeno del 30-40%) sui traghetti da e per Civitavecchia e Genova. Un mezzo di trasporto paga circa 1500 euro attualmente”.
Sarebbe possibile immaginare un mini-challenge fra la sua 6 Ore e quella di Pergusa?
“Molto volentieri. Personalmente amo la pista, la gente, l’accoglienza. Verrei volentieri ma ovviamente debbono esserci i numeri sostenibili. Se mi chiamano rispondo…”
Allo stato questa è la situazione, vera, del programma 2016 sulla pista ennese. Una corsa quasi sicura (Mediterraneo), una probabile (durata), per il resto (gare club, Rally di Proserpina, e altro di secondaria o nessuna rilevanza) che appaiono come aria fritta, messe li per riempire spazi bianchi, non essendo iscritte a nessun calendario (anche s’è possibile provvedere successivamente pagando maggiorazioni). Perché non sono state iscritte al momento opportuno se questa era la volontà? A conferma di una gestione superficiale e distratta. Tutto questo sempre che le “licenze” (ch’è chiaro esistono perché sono triennali), superino gli standard per gli annuali controlli. Per quanto ci risulta a “Pergusa” se ne sono finalmente preoccupati (forse anche in conseguenza della diffusione delle, cattive, notizie), o comunque se ne stanno occupando, e stanno partendo le richieste di preventivi per i lavori ormai non più rinviabili. Ovvio però che una struttura come questa non può vivere in emergenza e priva di manager di collaudata e specifica competenza.