Peugeot 208 GTi/NOVE che la festa continui

Per festeggiare i record conquistati nell’ultima stagione del Campionato Italiano Rally é nata 208 GTi/NOVE


208: l’auto che ha vinto l’ultimo campionato Italiano rally

GTi: il Marchio della sportività

NOVE: i titoli costruttori del CIR vinti da Peugeot, che ne fanno il Marchio estero più titolato, e contemporaneamente anche i nove titoli piloti conquistati dal suo pilota Paolo “Ucci” Andreucci (è il pilota rally italiano con il maggior numero di scudetti tricolori), sempre “navigato” da Anna “Ussi” Andreussi.

Proprio per festeggiare i record conquistati nell’ultima stagione del CIR nasce 208 GTi/NOVE, una proposta unica ed esclusiva che s’inserisce nella scia dei precedenti modelli one shot sportivi come RCZ Arlen Ness e RCZ Bimota. Accompagnerà l’equipe sportiva di Peugeot Italia in tutte le tappe del prossimo campionato. Esteticamente 208 GTi/Nove – che raccoglie il testimone della 208 GTi by Peugeot Sport, la più radicale ed esclusiva delle 208 – coniuga modernità e tradizione.

La modernità è sottolineata dalla carrozzeria bicolore coupe franche, soluzione che distingue le vetture “speciali” più recenti del Marchio. La tradizione dalla fascia coi colori di Peugeot Sport che separa di netto la parte posteriore nera da quella anteriore bianca, tinta tradizionale del mondo delle competizioni, ripresa anche sui cerchi racing in lega OZ. Altri elementi estetici caratteristici di 208GTi/NOVE sono l’originale logo celebrativo sui montanti centrali, il logo specifico Ucci Ussi 9 sulle modanature dei pannelli laterali e posteriori, i gusci dei retrovisori esterni rossi con parte inferiore tricolore (per celebrare i campionati vinti nel CIR), tricolore presente anche nella sigla posteriore 208 GTi.

Frontalmente il nero laccato ha sostituito le cromature presenti su 208 GTi by Peugeot Sport di derivazione, ad eccezione della listella alla base della griglia, ora con i colori del reparto corse del Marchio. Altri particolari che rendono unica 208 GTi/NOVE sono le firme Ucci sulla maniglia della porta di sinistra, Ussi su quella di destra e la scritta “Hic sunt leones” (“marchio di vittoria” di Peugeot Italia) sui montanti posteriori.

All’interno, i sedili anteriori propongono l’accoppiata pelle nera – Alcantara grigia, con la scritta Ucci Ussi 9 inserita nei loro schienali. L’Alcantara, nera e grigia, è presente sul cruscotto e sul volante, che ha come punto di centraggio una fascetta con i colori di Peugeot Sport e la scritta Ucci Ussi 9 al posto dell’inserto originate GTi. I maniglioni interni sono neri.

Una sferzata di potenza

Il temperamento unico di 208 GTi/NOVE è esaltato dall’assetto ribassato di 10 mm rispetto al modello di grande serie, dalle carreggiate allargate (22 mm anteriormente, 16 mm posteriormente), dalle pinze freni rosse “griffate” Peugeot Sport, dai cerchi racing 18” in lega OZ alleggeriti, che migliorano le masse non sospese e contribuiscono alla riduzione del peso complessivo della vettura, a tutto vantaggio delle prestazioni.

Il motore 1.6 litri THP è una sorta di omaggio alla grande tradizione italiana dei preparatori. Grazie, infatti, a una linea di scarico progettata dalla specialista Supersprint e a una nuova mappatura della centralina dell’1,6 litri THP, la potenza è balzata dagli originali 208 CV a quasi 240 CV. Per quanto riguarda la motricità, i quasi 240 CV sono trasmessi alle ruote attraverso il cambio manuale a 6 marce e al differenziale a slittamento limitato Torsen.

L’ESP e l’antipattinamento sono stati ricalibrati, per essere meno intrusivi nella guida, per liberare motricità e permettere al Torsen di lavorare. Il baricentro ribassato e una geometria dell’insieme ruote/sospensioni ridefinita (carreggiate, campanatura, incidenza, cerchi più larghi di 0,5’’) ottimizzano l’aderenza e garantiscono un’eccezionale tenuta di strada. 208 Gti/NOVE dispone di un impianto frenante all’altezza delle prestazioni ora raggiungibili grazie ai quasi 240 CV: i dischi anteriori, infatti, hanno diametro di 323 mm e 28 mm di spessore e sono abbinati a pinze fisse a quattro pistoncini.

© Riproduzione Riservata
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Condividi questo articolo