GP del Brasile sotto il diluvio

Formula uno sotto il diluvio

cxklrgrwgaep3bfTre ore, 01′, 01″ 335, tanto ha impiegato Lewis Hamilton per aggiudicarsi, alla media di 101,393 km/h, sotto un diluvio d’acqua il GP del Brasile. Un Gran Premio caratterizzato da incidenti, dall’ingresso in pista di quattro safety car. ù

Per l’inglese della Mercedes prima vittoria in Brasile e dodici i punti di distacco da Rosberg, secondo sul traguardo ad un Gran Premio dalla fine della stagione. Rosberg guida il Mondiale Piloti a quota 367 su Hamilton (355), Ricciardo (248), Vettel (197), Verstappen (178).

Il 27 novembre ad Abu Dhabi a Rosberg sarà sufficiente un terzo posto per aggiudicarsi il Mondiale.

Nella classifica costruttori Mercedes con 722 precede largamente Red Bull (448) e Ferrari (375).

<E’ stata una vittoria memorabile – ha commentato Hamiltonla meritava il pubblico rimasto in tribuna. Andiamo avanti ci  proverò fino alla fine>.

Una corsa perfetta: partendo in pole è stato l’unico che ha guidato sempre in condizioni di ottima visibilità.

<Sono stato fortunato, ci sono stati momenti difficili in gara – lo ammetto ha detto Rosberg – ora non potrò sbagliare. Non farò calcoli: le corse sono pronte a smentirti.  Hamilton lì davanti è stato bravissimo, bisogna essere sinceri. Il campionato non è ancora finito, ora bisogna preparasi a puntino a Yas Marina, dove non potrò sbagliare nulla>.

Gara di grande intelligenza la sua. L’impressione è che potrebbe avverarsi per Rosberg il sogno inseguito dal suo inizio carriera, nel 2006. Ora ha un facile match point.

Verstappen, sorpassi da applausi

max-verstappenUn terzo posto da antologia per il giovane olandese della Red Bull.

I sorpassi su Raikkonen e Rosberg, a inizio gara, hanno evocato le prodezze di Ayrton Senna nel 1993 a Donington, quando sotto il diluvio, fu protagonista di incredibili manovre da campione.

Verstappen ha effettuato sulla pista di San Paolo ad Interlagos sorpassi mozzafiato, inventandosi traiettorie impossibili.

Sia Hamiltonn che Verstappen hanno gareggiato come se l’insidioso asfalto-fiume fosse asciutto.

Lewis ha vinto sulla pista del suo idolo Senna e con questo successo ha uguagliato i nove successi stagionali di Rosberg, superando Alain Prost tra i piloti più vittoriosi del Mondiale a quota 52 con il solo Schumacher davanti (e ancora lontanissimo).

Ferrari, errori di kimi e vettel

photo4_s-r-l-_830053La chiusura del Mondiale, tra due domeniche ad Abu Dhabi, sarà una liberazione per la Ferrari.

Una gara molto complicata per i due piloti del Cavallino.

Raikkonen è stato ridicolizzato da Verstappen alla prima ripartenza, si è fermato al 20° giro quando il finlandese ha sbattuto con violenza contro il muretto in rettilineo.

Vettel all’11° giro è stato protagonista di un testacoda che lo ha fatto scivolare nel bel mezzo dello schieramento.

Seb però è stato pure autore di una brillante rimonta, conclusa negli scarichi di un ottimo Perez.

I saldi nervi del direttore di corsa

formula-1-2016-interlagos-orari-tv-rai-e-sky-gp-brasile-f1-300x222IL GP è stato fermato per due volte.

E così la safety car, la Mercedes AMG GT S guidata da Bernd Maylander, è stata la grande protagonista già dalla partenza.

Particolare curioso: la gara doveva arrivare al 53° giro, altrimenti il punteggio sarebbe stato dimezzato.

La decisione del direttore di corsa non era così semplice da prendere.

In F1 c’è la regola del 75%. Cioè significa che se le vetture non effettuino almeno il 75% dei giri previsti, ai piloti viene assegnato un punteggio dimezzato: 12,5 invece che 25 punti al primo classificato, 9 invece che 18 al secondo e via dicendo.

Il che, con un Mondiale ancora da assegnare ad una gara dalla conclusione, sarebbe equivalso ad assegnare il titolo a Rosberg, il quale ad Abu Dhabi si sarebbe permesso anche un quinto posto al traguardo.

Il direttore di corsa Whiting alla fine ha avuto ragione ed ha svolto il suo compito nel migliore dei modi come hanno sottolineato molti piloti a fine gara.

Addio maiorca, un mito degli abissi

downloadEra nato a Siracusa nel 1931 il sub detentore del record di immersione.

Nel ’60 toccava i 45 metri di profondità e subito dopo i 49.

Per 16 anni restava l’uomo dei record.

L’ultimo primato lo firmò a 101 metri in assetto variabile.

In totale ha migliorato 23 primati tra assetto costante (-55 m, l’ultimo) e variabile. In Francia era famoso per la rivalità con jacques Mayol che ha ispirato anche il film <Il grande blu>.

Oltre ai libri, al cinema e alla Tv ha partecipato ad una spedizione scientifica nelle Bermuda.

Nel ’93 è stato il protagonista del ritrovamento del sommergibile Veniero scomparso nel 1925.

L’apneista si è sempre impegnato per l’ambientalismo.

Nel 2004 ha ricevuto la medaglia d’oro al merito di Marina.

E’ stato anche senatore della Repubblica. Andava alle premiazioni sempre con l’ex arbitro Concetto Lo Bello e aveva sempre a cuore Ortigia e la sua Siracusa.

E’ doveroso questo omaggio, questo ultimo saluto ad Enzo, un mito degli abissi.

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