Salvatore “Totò” Coniglio: domani alle 15 i funerali

Salvatore Coniglio, domani pomeriggio a S. Cipirello la funzione 

Salvatore “Totò” Coniglio riceverà l’ultimo saluto domani pomeriggio alle ore 15 nella Chiesa Madre di San Cipirello (Palermo), dove verrà officiata la funzione religiosa. In base alle attuali misure di contenimento del Covid 19, che potrebbero essere rese ancora più stringenti dal nuovo decreto atteso per stasera, non tutti quelli che ne avvertiranno il dovere potranno avere accesso in chiesa. Ma è logico attendersi che vi sarà una gran folla ad attendere il feretro dello sfortunato navigatore.

La cui salma proprio stamane è stata restituita ai familiari (la moglie ed i due figli, un ragazzo ed una ragazza, rispettivamente di 23 e 16 anni), e dal cimitero di Caltabellotta (Agrigento) dove si trovava da ieri, dopo essere stata rimossa dal luogo dell’incidente, e stata trasportata a San Cipirello.  Ieri gli accertamenti di rito sono stati svolti dai Carabinieri della compagnia di Sciacca,   chiamati ad intervenire per vericare le cause dell’incidente che ha visto perire un loro ex-collega.

Il fatto stesso che il Magistrato abbia ritenuto di evitare l’ulteriore strazio dell’autopsia, conferma che la causa del decesso del 54enne Coniglio è apparsa evidente al medico legale (viceversa l’esame si sarebbe reso necessario). Ed è stata immediata, così come hanno riscontrato i soccorritori. “Non rispondeva ai richiami del pilota già durante il cappottamento” riferisce chi ha potuto parlare con il pilota della Clio Williams, Vito Parisi. Comprensibilmente provato dall’accaduto pur non avendo nessuna colpa.

Vista la dinamica dell’incidente e soprattutto ciò che ha provocato la morte del suo esperto navigatore, le protezioni della Williams noleggiata da D’Ambra hanno retto (il roll-bar è stato tagliato dai soccorritori). Tanto che il pilota è rimasto illeso ed è uscito da solo dall’automobile. Mentre la tragica ed inevitabile “fatalità” ha preso corpo in un grosso ramo che sfondando il parabrezza ha colpito lo sfortunato navigatore.

“Le corse sono pericolose” per chi le disputa e per chi vi assiste. Lo sappiamo. E sappiamo anche che pur se sono stati fatti progressi eccellenti nelle misure di sicurezza sulle auto, sull’abbigliamento, lungo il percorso, il fatto inevitabile – l’imprevedibile imprevisto – è sempre in agguato. Come purtroppo adesso drammaticamente accaduto.

Di certo non vi sono state superficialità, leggerezze, improvvisazioni, da parte di nessuno. Anche se tutto questo non consola

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