Mercato auto: in Sicilia a novembre è cresciuto del 15%

Mercato auto: Sicilia in controtendenza

Il mercato delle auto nuove in Sicilia nello scorso mese ha registrato un incremento nelle immatricolazioni del 15,28% mentre quello nazionale ha accusato una nuova flessione (-8,3%). Le consegne di novembre nell’Isola sono state 5953. Il totale dall’inizio dell’anno sfiora adesso le 50mila targhe (48.657), ma la contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 è del 23,15 (-29% il dato dell’intero mercato italiano).

All’appello in Sicilia mancano quasi 15mila unità (14.660). Ed il bilancio risulterà ancora più pesante alla fine dell’anno perchè sin quì le consegne costituiscono la coda degli incentivi governativi (ecobonus), i quali hanno dato un significativo impulso alle vendite in estate. Il traffico nei saloni è esaurito non appena sono terminati gli incentivi per la vendita. Per i Concessionari si tratta di situazione che resta difficile.

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Mercato, le preoccupazioni dei Concessionari

Senza un nuovo intervento per il sostegno al mercato auto, il nuovo calo delle vendite pone le nostre aziende nella necessità di riattivare la cassa integrazione. Che, comunque sia, non sarà sufficiente ad arginare la perdita di fatturato oggi attestata, rispetto al 2019, su un valore medio di -25% – spiega Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di FEDERAUTO – i dati sul ricorso alla cassa integrazione nel periodo gennaio – ottobre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, mostrano un aumento del 6.000%. Per un ammontare di ore autorizzate superiore a 60 milioni. Sono dati eclatanti che inducono a riflettere sul costo di un mancato intervento a sostegno dell’auto”.

Vendite ferme, nonostante le tante novità dell’ultimo periodo, significa anche rallentare il necessario processo di rinnovamento del parco circolante. Quest’ultimo, in Sicilia, è uno dei più vecchi del Paese. Si tratta di una situazione che penalizza l’ambiente e la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

mercato autoI benefici degli incentivi anche per l’ambiente

Grazie agli incentivi, secondo i dati resi noti da Invitalia – sottolinea Michele Crisci, Presidente dell’Unrae – sono state rottamate più di 120 mila vetture delle categorie fino a Euro 4. Fortemente inquinanti e poco sicure. Questa manovra ha risparmiato alle nostre città oltre 155 mila tonnellate di CO2 su base annua”. 

Maggiori vendite costituiscono anche maggiori entrate, come ricordano le associazioni di categoria – Oltre a Federauto ed Unrae anche Anfia (Costruttori nazionali di veicoli e componenti –  che hanno emesso un comunicato congiunto per commentare i dati relativi al mercato. Attraverso il quale hanno lanciato l’ennesimo appello al Governo affinchè provveda a dotare delle indispensabili risorse economiche il fondo per l’ecobonus senza attendere la prossima finanziaria. Unitamente ad una maggiore detraibilità dell’Iva per vetture aziendali. Come avviene in molti Paesi europei.

mercatoIl mercato in Sicilia

Anche nell’Isola, Fiat è al primo posto nelle vendite (8508 unità). Seppure in flessione del 12,77 rispetto al 2019, ma è la marca che tiene più di tutte. A notevole distanza segue Volkswagen (4343 consegne) che, nonostante una contrazione vicina al 24% (-23,83), è prima fra le  straniere. Davanti a Peugeot (3184/-31,69%). La diminuizione  più significativa l’accusa Opel (- 41,81), mentre i primi 11 mesi sono con segno positivo per Skoda (+ 15,75), seppure con numeri totali inferiori al migliaio.

Le curiosità sul mercato

Nel corso dello scorso mese sono state targate in Sicilia una Ferrari (ed il totale sale a 9 contro le 12 di pari periodo 2019) ed una Tesla (33 contro le sole 16 dello scorso anno). Entrambe a Catania. Nel corso del 2020 è stata immatricolata anche una McLaren (a Enna) e sei Lamborghini (tre a Catania, due a Palermo e una a Messina).

 

 

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