Linguaglossa: Caruso vince ma torna il fuoco!

Linguaglossa: paura per il rogo dell’Elia Avrio

A Linguaglossa, sul tratto di 8,100 km della strada che sale verso il Vulcano, dopo aver prenotato la vittoria – grazie al miglior tempo fatto segnare in entrambe le sessioni di prove di ieri mattino – il catanese di Giarre Luca Caruso (33 anni) non ha deluso le aspettative e si è aggiudicato con largo margine sul lotto degli inseguitori, la 2° edizione della  Linguaglossa-Piano Provenzana Etna Nord, gara organizzata da Passione&Sport e valida quale seconda prova del Campionato Siciliano Salite Moderne e Storiche.

Il portacolori della CST Sport al volante della Norma M20 FC/Honda 2000, ancora una volta è risultato il più rapido nelle due manche (3’56″42 al mattino, 3’59″08 al pomeriggio,  il miglior tempo di ieri era stato invece 4’05″42), ed al termine delle due manches ha  inflitto un distacco complessivo di 31″21 al primo degli inseguitori: il siracusano di Floridia Antonio Lastrina. (Osella PA21S spinta però da un meno potente 1600 rispetto al 2 litri da oltre 300CV del vincitore). Terzo gradino del podio per l’altro catanese, di Biancavilla, Salvatore Tranchida che con la Tatuus/2000 ha vinto fra le “monoposto a ruote scoperte” (E2SS) il cui distacco – per somma dei tempi – ha sfiorato il minuto (56″10).

 

Antonio Lastrina (Osella PA21S). Foto: Manuel Marino

Salvatore Tranchida (Taatus 2000). Foto: Manuel Marino

Linguaglossa-Piano Provenzana: così la top ten

A seguire le Osella del gruppo CN dei catanesi Dario Messana (PA21S) e Davide Pappalardo (PA20S) fra di loro divise da 20″. Eccellente il 6° e 7° posto assoluto delle Peugeot 106 di Gruppo E1 degli altri catanesi Rosario Alessi (1600) e Alfio Crispi (1400) che hanno concluso in quest’ordine al vertice di Gruppo ed al comando delle rispettive  classi separati fra loro da 15″ al termine di due combattute “arrampicate”. Tenendosi dietro – anche nel gruppo – la Clio RS 2000 del nisseno Maurizio Anzalone e l’altra 106/1400 del giarrese Nunzio Ponticello. Fra i primi dieci dell’Assoluta è riuscito a piazzarsi l’altro nisseno “Rino” Giancani al volante della Fiat 126 Silhouttes.

Linguaglossa-Piano Provenzana: i risultati nei Gruppi

Nei gruppi hanno svettato – in ordine di posizione assoluta – oltre ai piloti già citati  Angelo Candido (Produzione E), Giuseppe Cardillo (RSP), Mattia Tirintino (Produzione S), Antonino D’Agostino (A), Carmelo Basile (Bicilindriche gruppo 2),  Bruno Paravizzino (RS) e Alfio Bonanno (Bicilindriche gruppo 5).

In fiamme la Elio Avria di Ferrara

Momenti di paura nel corso della prima manche quando la Elio Avrio St09 n. 6 della CR Corse (il team di famiglia del vincitore Caruso), pilotata da Giuseppe Ferraro  fra la postazione 22 e 23, a metà percorso circa, all’uscita di una curva a sinistra è finita contro le protezioni. Il pilota è riuscito ad uscire indenne dall’abitacolo, mentre la biposto calabrese è stata totalmente divorata dalla fiamme rendendo inutile l’intervento dei soccorsi da parte dei Rangers del Fuoco. Tornato a far paura nelle corse, non accadeva da tanto tempo e sarà il caso di indagare e non fermarsi al “per fortuna è andato tutto bene“. Subito dopo i Commissari di Percorso hanno provveduto a riportare in sicurezza la zona adoperando soffiatore filler e materiale assorbente e la gara è potuta riprendere dando il “via” alle ultime due sport ch’erano rimaste ferme in griglia.

I resti della Elia Avrio St09 dopo l’incendio domato dai Ranger del Fuoco. Fotografia: Mario Gallà

Storiche: Barbaccia e Piazza al fotofinish

Lotta serrata per il primato fra le Storiche quella andata in scena fra il marinese Ciro Barbaccia (Osella Stenger 2000) ed il palermitano Antonio Piazza (Lucchini SP/90-3000) che si era imposto nella prima manche con il tempo di 4’30″48 ed 1’63” di vantaggio sul rivale, il quale nella salita di chiusura -nella quale tutti sono risultati meno veloci – ha coperto la distanza in 4’34″31 ma con 4’66 su Piazza e dunque concludendo con un vantaggio finale di 3″3 nella classifica per somma dei tempi.

Dietro ai due è rimasto l’altro Barbaccia, il più giovane Andrea con l’Osella 2000 pure questa di Quarto Raggruppamento a 9’17” dal papà-preparatore.

Quarto tempo assoluto e primo nel Terzo Raggruppamento per il messine Salvatore Caristi con la Fiat 128/ex-gruppo 2 da lui stesso preparata, sesto nella classifica assoluta il  migliore fra i concorrenti del Secondo Raggruppamento Marco Russo (Bmw 2002) e nel Primo Giuseppe Riccobono (BMW 2020/2000).

 

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