Un museo per Nino Vaccarella, interviene il Sindaco di Palermo

Lagalla incontrerà il figlio del Preside Volante

L’ultimo appello di Giovanni Vaccarella affinchè le istituzioni e segnatamente il Comune di Palermo e/o l’ex-Provincia – se non la Regione Siciliana – si attivassero finalmente per mettere in sicurezza i Trofei ed i cimeli appartenuti a Nino Vaccarella (scomparso il 20 settembre dello scorso anno all’età di 88 anni), lanciato nuovamente dalle pagine de “Il Giornale di Sicilia” – che martedì scorso ha pubblicato l’accorata ma anche indignata protesta del figlio del “Preside Volante” – è stato raccolto dal Sindaco del capoluogo Roberto Lagalla.

Immadiatamente attivatosi (come conferma nell’intervista Giovanni Vaccarella dopo avere ascoltata la dichiarazione del Sindaco da noi raccolta ieri a margine di No Smog Mobility) e che ha già dato appuntamento a Giovanni per mercoledì della prossima settimana, così da discutere e verificare la possibilità di farsi carico di coppe, trofei, targhe, medaglie ma anche dei numerosi ricordi gelosamente conservati nel tempo prima dall’ex-pilota di Alfa Romeo e Ferrari e adesso dal figlio.

La speranza è che possa nascere un museo dedicato a Nino Vaccarella una vera e propria “Hall of fame” (Floriopoli restaurata sarebbe la sede logica) ch’era già stata promessa al grande Campione Siciliano in occasione del suo 80° compleanno dall’allora Presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti, ma non ci fu poi il tempo di procedere esecutivamente, mentre era rimasto inascoltato dall’ex-Sindaco Orlando. 
Del resto l’assenza e la distrazione delle istituzioni, e di quelle cittadine in particolare, sono emerse clamorosamente in occasione dei funerali di Nino Vaccarella.

Una vergognosa indifferenza che Sicilia Motori denunciò e sottolineò con forza. Adesso pare che si possa porre rimedio e ci si attende intanto la creazione di uno spazio dedicato a Vaccarella e speriamo subito dopo una via o una piazza intitolata al vincitore delle più difficili gare di durata del mondo e non solo di tre edizioni della Targa Florio.

Della quale è stato l’uomo simbolo. A Milano, per esempio, l’Amministrazione Comunale ha posto una Targa commemorativa nella casa di Corso Sempione dove aveva abitato Alberto Ascari. Un esempio da imitare e nel più breve tempo possibile

© Riproduzione Riservata
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Condividi questo articolo