Addio a “Ciccio” di Cefalù: il calzolaio dei Campioni

“Ciccio” Liberto si è spento oggi pomeriggio nella sua casa

E’ pessima la prima notizia del 2023 che riguarda seppure indirettamente il mondo del motorsport: oggi alle 16.30 nella sua casa di Cefalù ha cessato di vivere Francesco “Ciccio” Liberto, per tutti “Ciccio di Cefalù”. Avrebbe compiuto 87 anni nel prossimo mese di febbraio, da tempo era gravemente malato e già da tre anni aveva definitivamente smesso la sua attività e chiuso il negozio sul lungomare di Cefalù ch’era stato il luogo dove chiunque avesse avuto a che fare con le corse automobilistiche passava per una visita per rivedere o conoscere il famoso “Ciccio”, l’uomo che ha inventato le scarpe per i piloti.

Già reso celebre negli anni ’60 per gli originali sandali artigianali che realizzava su misura per gli ospiti del “Club Mediterranee” di fronte al quale si trovava la sua bottega degli inzi, e che da solo attirava frotte di turisti soprattutto francesi, ebbe ancora maggiore popolarità quando sul momento ideò e realizzo quasi all’istante per il primo pilota che indosso le sue calzature:  Ignazio Giunti nel 1965. Fra i due nacque un amicizia speciale e da quel momento i migliori piloti che venivano a correre la “Targa Florio” volevano le scarpe di “Ciccio” che poi calzarono fra gli altri Clay Regazzoni, Niki Lauda, Emerson Fittipaldi e gran parte del “circus” della Formula 1 ma anche oltre oceano.

Le vollero anche personaggi del mondo dello spettacolo, della moda, che nulla avevano a che fare con le corse. Riceveva ordini da qualunque parte del mondo. Divennero vero e proprie opere d’arte tanto da essere esposte al “MoMa” di New York ma pure al Museo Ferrari. Poco prima di ritirarsi a vita privati la Porsche scelse “Ciccio” per realizzare lo spot pubblictario della Boxster GTS ovviamente girato sulle Madonie.

Nel congedarsi ad inizio dello scorso anno aveva scritto un lungo post su Facebook: “Cari amici, dopo tanti anni sono costretto ad abbassare le serrande: è ormai tempo che io mi dedichi a me stesso, alla mia famiglia e alla mia salute. E così il mio negozio sul lungomare, punto di riferimento per tanti appassionati di automobili, presto ospiterà una nuova attività commerciale che nulla ha a che vedere con le calzature. E’ stato bello sentirmi al centro del mondo. Sento di dover ringraziare moltissime persone, così tante che mi è impossibile parlare di alcuni senza correre il rischio di dimenticare qualcun altro. Mi limiterò a citarne solo tre, e per ovvi motivi: Ignazio Giunti, Nanni Galli e Geki Russo, ovvero coloro grazie ai quali questa splendida avventura ha avuto inizio. Geki è volato in cielo troppo presto, pochi mesi dopo averlo conosciuto. Nanni è rimasto mio amico fino alla fine, per tantissimi anni, anche se ci siamo incontrati raramente una volta finita l’epopea della Targa Florio. Con Ignazio invece è stato diverso. Ignazio è stato colui che mi guidato nello studio della scarpa ideale, che facesse sentire i piloti a proprio agio, e anche se ci ha lasciati troppo presto e in modo così straziante, abbiamo avuto il tempo e il modo di rafforzare la nostra amicizia, che è stata profonda, sincera e disinteressata. Non pensate a me con tristezza, sappiate che sono un uomo felice perché ho realizzato il mio sogno: entrare a fra parte del mondo delle corse, quello che ho sempre amato. Conoscere e diventare amico di tanti piloti, diventare un fornitore della Scuderia Ferrari, e persino raggiungere una certa notorietà in tutto il mondo. Ricevere così tanti attestati di stima, interviste, riconoscimenti, premi, vedere le mie creazioni esposte in tanti prestigiosi musei, lavorare per Hollywood, recitare in una pubblicità della Porsche a me dedicata. Davvero oltre ogni aspettativa. E per dimostravi che non sono triste, ma anzi sono pronto a calarmi in nuove avventure, vi dirò che qualcosa sta nascendo, per consentire a tutti gli appassionati di oggi e di domani di conoscere la storia di un umile artigiano che un giorno inventò le scarpe da corsa“.

I funerali di “Ciccio” Liberto verranno celebrati alle 10.30 di martedi 3 presso la Chiesa di Sant’Antonino e Francesco a Cefalù.

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