Incidente stradale: è morto Franco Vintaloro

Franco Vintaloro era il patron del rally Conca d’Oro 

Ancora un lutto nel mondo del motorsport siciliano. Ieri sera, in conseguenza di un incidente stradale avvenuto intorno alle 20.30 alle porte di Marineo (Palermo), ha perso la vita Franco Vintaloro. Aveva 72 anni. La sua auto, proveniente da Corleone sua città natale, per cause non ancora accertate (forse un malore) è uscita violentemente di strada. Vintaloro è stato prontamente soccorso ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.                I funerali si svolgeranno domani alle ore 11.00 a Corleone nella chiesa di Santa Maria. 

Tragica conseguenza con la morte del cugino omonimo

Il suo nome era legato indissolubilmente a quello del Rally Conca d’Oro di Corleone (Palermo), ch’era stato ideato dal cugino omonimo e la cui prima edizione si disputò nel novembre 1977. Pochi mesi dopo, il 20 gennaio del 1978, Franco Vintaloro senior perse la vita in un incidente stradale. 45 anni dopo e nello stesso mese una tragica coincidenza unisce ancora una volta il destino dei due cugini.

Un impegno totale per il Conca d’Oro

Franco junior raccolse l’eredità politica e sportiva del cugino maggiore. Divenne Assessore allo Sport del Comune di Corleone e venne eletto  nel Consiglio Direttivo dell’AC Palermo. Con questo doppio ruolo si impegnò  per il proseguo della competizione e questa, sotto la sua appassionate guida, raggiunse risultati e successo inizialmente insperato. Non solo in termini di validità ma anche di popolarità. Su tutte l’edizione del 1989 con equipaggi stranieri al “via” e fra questi il futuro Campione del Mondo Tommy Makinen e come “madrina” la soubrette Pamela Prati.

La copertina del libro “Rally Conca d’Oro”

Del rally Conca d’Oro Franco Vintaloro ha continuato ad occuparsene sino all’ultimo edizione che riuscì a far organizzare mettendo  insieme per l’ennesima volta AC Palermo e Comune di CorleoneQuando fu costretto a “gettare la spugna” – suo malgrado – decise di raccogliere in un libro la storia del “suo” rally e anche in questa impresa editoriale profuse passione ed impegno, ottenendo grande apprezzamento con ordini da tutta Italia. Perché il “Conca d’Oro” non è mai stato solo uno dei tanti rallies siciliani.

Makinen: la sorpresa mancata

Alla presentazione del libro – due estati addietro – avrebbe dovuto esserci anche Makinen. L’accordo era stato trovato, il piano volo pronto (l’ex-Campione del Mondo sarebbe arrivato in Sicilia con il suo jet personale e poi avrebbe trascorso qui una breve vacanza). Sarebbe stato un “colpo di teatro” e per questo tutto venne tenuto segreto sino alla vigilia. E meno male perché la recrudescenza del Covid in Italia e le notizie che rimbalzavano in Finlandia fecero desistere Makinen dall’affrontare la trasferta. Un appuntamento che sia per l’ex-pilota sia per Vintaloro era stato solo rinviato. Ma che adesso non ci sarà più.

L’ultima impresa: il raduno a Corleone

Proprio in conseguenza del successo del libro Vintaloro provò nuovamente ad adoperarsi con l’AC Palermo ed il Comune di Corleone affinchè potesse riprendere il cammino della gara. Nello scorso mese di agosto un raduno rievocativo (e di protesta contro l’indifferenza delle istituzioni preposte) portò a Corleone un centinaio di vetture e ripropose la mostra fotografica. Però il suo ulteriore sforzo servi a poco perché il rally non venne neppure iscritto nel calendario 2023. E probabilmente non lo sarà mai più scomparso adesso il suo tenace “patron.

Franco Vintaloro era un dirigente in pensione dell’Eni. E’ stato attivo anche in politica  nelle file del PRI di Aristide Gunnella prima e con il Movimento Nuova Repubblica poi fu due volte candidato al Comune di Palermo (nel 1993 e nel 2017) ottenendo sempre grande consenso popolare. Dopo la pensione si dedicò all’attività sportiva gestendo palestre e lui stesso divenne istruttore di spin. Attività che gli consentì di conservare – a dispetto dell’età- il suo aspetto giovanile, sportivo, espansivo. A Palermo – oltre che nella sua Corleone – lo conoscevano tutti e lui conosceva tutti. Anche per questo oltre che ai familiari mancherà ai molti che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.

Ciao, Franco

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