Calano le vendite dell’usato in Italia: -7,7%

I trasferimenti netti si riducono del 10,1%, in Sicilia -10,5%.

L’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ha diffuso oggi i dati del 2022 riguardanti il mercato italiano di autovetture usate, sono valori ancora da consolidare ma si possono già fare le prime considerazioni. Con 4.586.678 trasferimenti di proprietà rispetto ai 4.971.788 dello stesso periodo 2021, il calo è del 7,7% su scala nazionale così suddiviso: i trasferimenti netti perdono il 10,1%, mentre le minivolture si riducono del 4,4%.

Se cala il mercato dell’usato, certo non cresce quello delle vetture nuove, anzi. Resta stabile il rapporto 1:2, cioè: per ogni vendita di vettura nuova ne vengono acquistate due usate. Sul mercato italiano nel 2022 sono state acquistate complessivamente 3,96 milioni di autovetture, fra nuove e usate, in calo del 10% rispetto ai quasi 4,4 milioni del 2021.

L’analisi per regione dei trasferimenti netti conferma una flessione generalizzata in tutte e indica al 34,2% la quota dei passaggi di proprietà detenuta nel 2022 dalle prime tre regioni: Lombardia (15,0%); Lazio (10,2%); Campania (9,4%). La Sicilia occupa il 4° posto con 8,9% dei trasferimenti netti di tutt’Italia, con un calo nei volumi del 10,5% rispetto al 2021. In controtendenza solo il Trentino-Alto Adige, che a fine anno segna una crescita del 10,5%, per gli scambi di auto usate provenienti da operatori.

Analizzando le differenti alimentazioni nei trasferimenti diretti, Il Diesel nel 2022 si conferma la motorizzazione preferita nel mercato delle auto usate, con il 48,3% delle preferenze (-2,4% rispetto all’anno precedente), seguito dal benzina con una quota al 40,3%, in recupero di mezzo punto sul 2021. Il Gpl copre il terzo posto (al 4,4% del totale) e le ibride il quarto con una share in crescita al 3,7%. Il metano si ferma al 2,2%, mentre i trasferimenti netti di auto elettriche pure (BEV) e plug-in salgono allo 0,5% ciascuno.

Purtroppo, le iniziative messe in atto per svecchiare il parco circolante non hanno finora ottenuto i risultati sperati. Infatti, Nel 2022 salgono al 51,4% i trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di anzianità. Stabile al 14,9% la quota delle auto da 6 a 10 anni, in leggerissimo recupero quella delle vetture da 4 a 6 anni (12,0%). In contrazione la quota delle auto più fresche, in particolare quelle da 1 a 2 anni (al 3,7%), per la riduzione delle Km0.

Un barlume di speranza si può leggere nell’anzianità delle minivolture, quelle utilizzate dagli operatori del settore: si conferma l’incremento delle autovetture con più di 10 anni, che salgono al 40,0% del totale, a scapito di quasi tutte le altre fasce di anzianità che cedono in quota, in particolare quelle da 0 a 1 anno e da 6 a 10 anni. Recuperano leggermente quelle da 4 a 6 anni.

Sarebbe comunque auspicabile che le vetture più anziane venissero demolite e non volturate: evidentemente, come si accennava prima, le iniziative in atto non sono sufficienti, soprattutto per le vetture usate di ultima generazione, che potrebbero contribuire significativamente allo svecchiamento del parco circolante.

 

 

 

 

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