Minì si racconta a SM: “Monaco unica, ma adesso sotto con la patente”

Minì, anche l’esame della patente fra una gara e l’altra di Formula 3. L’INTERVISTA COMPLETA

di Roberto Valenti | Foto in alto: Paolo Ciccarone

Da Monaco a Barcellona, passando per Marineo: la settimana di Gabriele Minì è stata un vortice di emozioni che probabilmente ricorderà per parecchio tempo.

Il portacolori della HitechGP, in attesa di volare al Montmelò per il quarto appuntamento di una stagione che l’ha visto fin qui giocare un ruolo di protagonista per la conquista del titolo cadetto insieme a Gabriel Bortoleto, Dino Beganovic e Gregoire Saucy, si è concesso una sgambata di due giorni nella sua città natale, con un occhio alla maturità e alla patente di guida, traguardi altrettanto importanti che – in attesa del sogno Formula 1 – intende mandare in porto nelle prossime settimane . Un impegno a 360°, spinto dalla passione dei tifosi siciliani e dai propri concittadini (ormai nei bar si parla più di Minì che di calcio!), che abbiamo avuto il piacere di analizzare in un’amichevole chiacchierata. Gabriele, ricordiamo, ha riportato l’Italia sul gradino più alto di Monaco cinque anni dopo il successo conquistato da Antonio Fuoco nel 2018, arrivato in Formula 2, e si è garantito punti importanti nella corsa all’amico-rivale Bortoleto, attualmente in testa alla graduatoria generale della serie con 17 lunghezze di vantaggio. Un gap che il pilota siciliano cercherà di chiudere/accorciare già questo fine settimana al Montmelò, un tracciato che conosce e dove vuole riscattare i risultati poco felici del biennio in Regional.

Dalla pista all’esame di guida: Minì guarda al futuro

Complimenti per la vittoria Gabriele. Sei riuscito a dormire la sera? Quando hai realizzato esattamente il tutto?

“Grazie! Diciamo che ho dormito abbastanza. I piani sono cambiati perchè, avendo vinto, mi sono dovuto recare alla cena di gala riservata ai vincitori, lì a Monaco. Poi siamo dovuti arrivare a Genova e quindi fino alle 2/2.30 non sono riuscito a dormire molto. Da lì in poi però ho riposato abbastanza bene. Ho realizzato il tutto qualche momento dopo il podio. Le sensazioni sono state bellissime e Monaco, come spesso ho detto, è una delle piste più belle dove vincere”.

Gabriele Mini insieme al suo ingegnere, Christophe Pierrin, prima del Gala dei vincitori a Monaco

Dal punto di vista tecnico quanto è stato complicato gestire la vetta della classifica in un tracciato come Monaco? Subire un sorpasso lì non è semplice a causa della conformazione, ma l’errore è sempre dietro l’angolo considerando la vicinanza dei muretti. Come hai mantenuto la concentrazione per tutte le tornate della corsa?

“Come hai detto è molto difficile venire sorpassati, ma lo stesso discorso vale anche per le manovre di attacco. In gara ho spinto quei due/tre giri per garantirmi il GPV, ovviamente senza prendere troppi rischi come in qualifica, anche perché puoi ben capire che l’intenzione – essendo primo – non era quella di finire contro un muro da soli. Ho dato il massimo che potevo in quei frangenti e dopo ho gestito le gomme e il gap con chi mi inseguiva. Ho evitato rischi”.

Il giro della pole position. Ti aspettavi dei distacchi del genere dopo le libere umide di giovedì? Come hai preparato la qualifica e la gara considerando che le libere sono state svolte quasi per intero sul bagnato. Tra l’altro nel team radio post sessione hai affermato la parola “redenzione”. A cosa ti riferivi?

“Non mi aspettavo minimamente quei distacchi e probabilmente quello è un giro che viene fuori ben poche volte. E’ andato tutto bene, per fortuna. I rischi che mi sono preso nei momenti conclusivi della sessione hanno pagato e questo mi ha regalato una bella pole position. Preparare la qualifica e la gara dopo le libere non è stato il massimo, dato che la sessione è stata svolta quasi per intero sul bagnato. Inoltre sono dovuto restare ai box per diverso tempo a causa di un problema. Sono entrato in pista solamente per l’ultimo giro con le gomme d’asciutto, che fortunatamente è andato bene. Ad ogni modo siamo stati veloci fin dalle prime tornate della qualifica e questo ovviamente mi ha aiutato. Si, nel team radio mi riferivo più a “riscatto” in quanto l’anno scorso ho perso la pole a causa del surriscaldamento delle gomme nel terzo settore. Quest’anno invece sono riuscito ad andare forte sia nel secondo che nel terzo. Un bel riscatto appunto dopo la qualifica deludente del 2022.

Quando sei tornato a Marineo e quando riparti per Barcellona?

“Sono tornato lunedì e volerò a Barcellona domani”.

Come ti ha accolto il paese? Che sensazioni hai provato?

“Il paese mi ha accolto bene, direi a braccia aperte. Sono contenti della gara e di come in generale è andato il week-end. Molte persone sono venute in officina da mio padre per congratularsi e per offrire una pacca sulla spalla. Il calore e l’affetto della gente l’ho sentito anche in alcune passeggiate che ho fatto in centro. Saluti, congratulazioni ed abbracci non sono mancati e di questo li ringrazio. E’ qualcosa che fa molto piacere”.

Questo week-end gareggerai al Montmelò, un circuito che già conosci per i tuoi trascorsi in Regional. Cosa ti aspetti? Possiamo sognare un bis? Il tracciato ti piace, considerando anche l’abolizione della chicane conclusiva?

“Ho corso molte volte in Regional a Barcellona e spesso sono stato competitivo. Purtroppo però tutto ciò non si è mai trasformato in un risultato di rilievo, visto che nei momenti importanti ci siamo trovati ad affrontare dei problemi. Non siamo riusciti ad andare come ci aspettavamo, anche considerando quanto emerso nei test. Affrontarla quest’anno con la Formula 3 e senza la chicane conclusiva sarà bello. Vediamo. Trident sarà competitiva, ma anche noi abbiamo la possibilità di svolgere un bel lavoro. In qualifica sarà importante riscaldare al meglio le gomme e ottenere il massimo dal tentativo che avremo a disposizione”.

Da questo momento in poi conosci tutte le piste ad eccezion fatta di Silverstone, dove hai effettuato solo qualche tornata di test. Cosa ti aspetti di trovare in Inghilterra?

“Si, da adesso in poi conosco tutte le piste ed è certamente un vantaggio. Poi, chiaramente le conosco con la Formula Regional e quindi ci vorrà un pizzico di adattamento. Magari cambierà qualcosa, ma in generale è meglio così che partire totalmente da zero. Quest’anno ho avuto la fortuna di completare qualche giro a Silverstone, sia in condizioni di asciutto che in quelle di bagnato, quindi anche lì non credo ci saranno problemi”.

Ti stai giocando la vetta della classifica con Dino Beganovic, Gabriel Bortoleto e Gregoire Saucy, tuo compagno di squadra nel 2021 in ARTGP. Come state vivendo questa sfida? E’ vero che tra voi ragazzi c’è un rapporto diverso, più amichevole, che va oltre la pista? Con Gabriel ti vediamo spesso scherzare sui social

“Si, il campionato si sta giocando tra me, Gabriel, Dino e Gregoire. Fino ad oggi è stata una stagione abbastanza accesa con Gabriel che è andato molto bene nelle prime gare, anche se ha fatto un po’ di fatica a Monaco. Io senza quei punti persi in Bahrain sarei più avanti, ma alla fine è andata così e non ci penso più. E’ passato. La stiamo vivendo bene in generale. Non parliamo molto di questa sfida fuori dalla pista. Diciamo che lasciamo sull’asfalto tutti i fatti relativi al campionato e alle gare. Chiacchieriamo di altro, soprattutto con Gabriel e Gregory, visto che usiamo spesso il simulatore insieme. La stiamo vivendo da amici fuori e da rivali in pista.

Hai compiuto 18 anni da poco, stai già pensando alla patente? La prenderai a breve? Per la maturità come procede? Quanto è difficile far combaciare la vista scolastica con quella da pilota, considerando i numerosi spostamenti che fai di week-end in week-end?

“Sto già pensando alla patente, anzi direi che ci siamo quasi, visto che tra poco ci saranno gli esami. Per la maturità è difficile perché facendo 80/90 giorni d’assenza non è semplice. Ad ogni modo, però, fino ad oggi sono riuscito a recuperare tutti gli argomenti. Come puoi immaginare è molto complicato conciliare la vita da studente con quella da pilota. Spesso mi ritrovo a studiare in aereo o la sera in hotel piuttosto che magari riposare. Inoltre devo fare tutto da solo, senza l’aiuto di un professore, e questo rende il tutto molto diverso”.

Il week-end di gara a Barcellona

Il programma a Barcellona scatterà venerdì mattina con le prime libere, previste alle ore 9.55, le quali serviranno a piloti e squadre per prendere le misure con il tracciato e con i set-up. Il pomeriggio alle 15.00, invece, sono previste le qualifiche, il cui risultato stabilirà l’ordine di partenza della Feature Race schedulata per domenica mattina alle 9.55. Sabato, infine, la Sprint Race con griglia invertita per i primi 12 in qualifica. Questa partirà alle ore 10.35.

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