A Barcellona una penalità vanifica in Gara 1 la stoica rimonta di Minì

A Barcellona una Sprint Race tutta in rimonta quella di Gabriele Mini, protagonista di una condotta generosa, vanificata nel finale da una penalità per un contatto che lo ha retrocesso sul fondo. Una penalità pesante e forse anche discutibile, che lo ha estromesso dalla zona punti in cui si era portato a suon di sorpassi, gestendo contemporaneamente al meglio anche il consumo delle gomme.

Dopo la complicata sessione di qualifica del venerdì, condizionata da evidenti problemi di set-up e da un track limits che ha fatto sì che venisse cancellato il suo quinto miglior tempo, conquistato a denti stretti a tempo ormai scaduto, Minì è stato costretto ad avviarsi dalla nona fila.

Il siciliano della Hitech Pulse-Eight si è reso autore di uno spunto iniziale eccellente, che gli ha permesso di risalire immediatamente quattro posizioni collocandosi 14°. L’uscita di pista di Ido Cohen ha tuttavia chiamato subito in causa la safety car. Quattro giri di neutralizzazione e la ripartenza, con Minì che non ha perso tempo, sopravanzando la vettura di Taylor Barnard. Nella tornata successiva ancora un bel sorpasso nei confronti di Christian Mansell. Poi il marinese ha continuato a spingere, prendendo anche la scia di Josep Martí. Lo spagnolo, costantemente pressato dal siciliano, al 12° giro ha commesso un errore, arrivando leggermente largo in una curva nel tratto prima del traguardo, e Minì ne ha immediatamente approfittato, portandosi così a ridosso della top-10.

Nel frattempo il suo compagno di squadra Sebastian Montoya è stato vittima di una foratura e, quasi contemporaneamente, anche Dino Beganovic ha subito la stessa sorte. Minì è così risalito ulteriormente nono, prima di avere un contatto in fondo al rettilineo con lo stesso Mansell, quest’ultimo finito sulla ghiaia rendendo nuovamente necessario l’intervento della safety car.

A tre giri dal termine il restart, con Minì ottavo a dispetto della forte botta presa nell’incidente con il pilota inglese. Quindi la doccia fredda dei dieci secondi di penalità (proprio per il contatto con Mansell) e fine dei giochi. Adesso tutto da rifare, con la Feature Race in programma domani alle 9.55, quando Minì sarà costretto nuovamente ad avviarsi dalla nona fila.

Dario Lucchese

Barcellona, Sprint Race
1 – Zak O’Sullivan – Prema Racing – 21 giri 36’53″410
2 – Luke Browning – Hitech Pulse-Eight – 1″676
3 – Leonardo Fornaroli – Trident – 2″360
4 – Gabriel Bortoleto – Trident – 3″177
5 – Paul Aron – Prema Racing – 3″659
6 – Franco Colapinto – Mp Motorsport – 4″164
7 – Mari Boya – Mp Motorsport – 5″002
8 – Josep Martí – Campos Racing – 6″233
9 – Grégoire Saucy – Art Grand Prix – 7″114
10 – Taylor Barnard – Jenzer Motorsport – 7″826
11 – Nikita Bedrid – Jenzer Motorsport – 8″419
12 – Oliver Goethe – Trident – 8″886
13 – Jonny Edgar – Mp Motorsport – 9″586
14 – Caio Collet – Van Amersfoort Racing – 10″132
15 – Nikola Tsolov – Art Grand Prix – 11″982
16 – Kaylen Frederick – Art Grand Prix – 12″865
17 – Oliver Gray – Carlin – 13″576
18 – Hunter Yeany – Carlin – 14″150
19 – Tommy Smith – Van Amersfoort Racing – 15″233
20 – Hugh Barter – Campos Racing – 15″716
21 – Gabriele Minì – Hitech Pulse-Eight – 15″863
22 – Sebastian Montoya – Hitech Pulse-Eight – 15″905
23 – Sophia Floersch – Phm Racing by Charouz – 16″509
24 – Alejandro Garcia – Jenzer Motorsport – 16″882
25 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort Racing – 17″210
26 – Piotr Wisnicki – Phm Racing by Charouz – 18″006
27 – Roberto Faria – Phm Racing by Charouz – 18″346

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