eSim: “banco di prova” su Assetto Corsa Competizione

Assetto Corsa Competizione: set-up in cinque passaggi

di Stefano Grazi

Hardware, traiettorie e stili di guida non bastano per ottimizzare i tempi sul giro sul vostro simulatore di guida. A questi va abbinato un set-up/bilanciamento meccanico-aerodinamico in grado di estrarre il 100% del potenziale dal “mezzo” a disposizione. Questa rubrica, proprio in tal senso, è stata pensata per guidarvi alla scoperta dei tanti “settaggi” che possono essere variati non solo il base al tracciato, ma anche alla tipologia di vettura (GT, Sport Prototipo o monoposto).

Un processo di analisi che ovviamente varia da pc a console, visto che i simulatori per il primo offrono una “gamma” di regolazioni maggiore rispetto alla seconda. Cominciamo questo nostro viaggio occupandoci di “Assetto Corsa Competizione”, una delle piattaforme più utilizzate anche in campo professionistico. Un consiglio che possiamo darvi, prima di gettarci a capofitto nell’analisi delle regolazioni, è quello di prestare massima attenzione alle variazioni che andrete ad eseguire rispetto al “set-up” base. Leggere guide e seguire strade “consigliate”, magari da piloti più esperti, può risparmiavi dei veri e propri colpi a vuoto.

Assetti su Assetto Corsa: i parametri

GOMME: il titolo espone dei dati iniziali su cui lavorare, come la pressione. Per le Pirelli, ad esempio, il valore ottimale è indicato in 29,0 Psi, mentre le temperature possono variare tra i 40° e 130°, anche se quello ideale è compreso tra i 70° e i 90° (sotto non si innesca il grip, sopra si rischia di
accusare un consumo anomalo delle mescole). La giusta “finestra” di utilizzo può essere trovata grazie all’aiuto di un indicatore in tre colori: blu (fredde e con poca aderenza), verde (temperatura ottimale), giallo (inizio surriscaldamento con principio di scivolamento sull’asfalto) e rosso (surriscaldate e basso grip).

TOE: un altro paramento su cui giocare è l’angolo di convergenza, sia all’anteriore (IN conferisce maggiore stabilità in ingresso ma provoca più sottosterzo in percorrenza, OUT dà più reattività ma causa più sovrasterzo) che al posteriore (IN favorisce la stabilità, OUT non è consigliato).

CAMBER: la campanatura consente alle gomme di toccare la pista con una superficie più ampia nelle curve ad alta velocità, offrendo più grip e contrastando la vettura a perdere aderenza (massimo dei punti, ad esempio, in circuiti come Silverstone e minimo nei tracciati stop&go e/o cittadini). Attenzione però ai valori, visto che ampliare troppo l’angolo tra mescola e vettura può accrescere il consumo.

CASTER: l’angolo di incidenza può avere un impatto sulla stabilità dell’auto o sulla sensazione di “pesantezza” sullo sterzo. Questo settaggio è importante per le staccate perchè determina il comportamento delle ruote in fase di frenata e percorrenza (un valore troppo alto porta al sottosterzo).

CONTROLLO DI TRAZIONE: Il “TC1”, così denominato nel gioco, tende a contrastare il pattinamento delle ruote motrici; un valore troppo elevato rallenterà il vostro veicolo, ma aiuterà ad evitare di girarsi. E’ consigliato scegliere numeri uguali/simili per entrambi i parametri del “Tractio Control”, ovvero “TC1” e “TC2” (ok 1:3, no 1:10).

Provare e riprovare: la chiave per trovare il giusto compromesso

On line ci sono diversi tipi di setup da poter utilizzare e testare, ricordando però che è sempre meglio provare poco per volta, senza stravolgere i setting offerti di base e studiati dal creatore della piattaforma.
Come per le traiettorie, in ogni caso, il segreto è ”giocare” con i comandi, girare in pista e.. sbagliare! Solo così si può arrivare all’esperienza necessaria per capire cosa “toccare” per essere più veloci non solo sul giro secco, ma anche sul ritmo gara.

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