Barone Antonio Pucci, domani la presentazione del libro che racconta la sua vita sportiva

Domani alla presenza degli ultimi due vincitori della Targa Florio si presenterà il libro sulla vita sportiva del Barone Antonio Pucci, primo vincitore siciliano della corsa valida per il Mondiale Marche 

Domani 19 gennaio, presso il Museo dei Motori e dei Meccanismi dell’Università di Palermo sarà presentato il libro che racconta la vita sportiva del Barone Antonio Pucci di Benisichi, il gentleman driver siciliano che divenne pilota ufficiale Porsche negli anni ’60 e che fu il primo conduttore isolano ad imporsi, nel 1964, nella Targa Florio valida per il Campionato Mondiale Marche.

L’iniziativa è stata promossa per celebrare il centenario della nascita del Barone Pucci ed a ricordarlo saranno il figlio Gianfranco Pucci, lo storico dell’auto Giuseppe Pantano, autore del volume dal titolo: “Antonio Pucci, un Campione di simpatia”, edito da Carlo Morrone, lo storico palermitano Vincenzo Prestigiacomo, autore della prefazione e il Direttore di Sicilia Motori, Dario Pennica, moderatore dell’incontro, al quale parteciperanno gli ultimi due vincitori della Targa Florio di velocità: Armando Floridia, primo nel ’76, e Raffaele Restivo, vincitore nel ’77.

“E’ un libro che farà soprattutto profumo di passione e di corse. Un volume commemorativo a tiratura limitata di 340 pagine non solo fotografico, ma con documenti, ricordi di personaggi del motorsport e amici, poster e opere d’arte dedicate – ci racconta l’autore, non dimenticando di ringraziare il prof. Genchi per l’ospitalità nella splendida sede museale, arricchita dalla mostra fotografica allestita dall’Associazione culturale “Amici della Targa Florio”.

Il racconto spazia dal padre Giulio Pucci, anche lui brillante pilota, vincitore nel 1924 della Coppa Nissena, per chiudersi con il figlio Giulio, brillante gentleman driver scritturato da Porsche per le edizioni della Targa dal ’71 al ’73 nelle quali ottenne tre meritevoli sesti posti con Dieter Schmid su una Porsche 911 privata e nel 1972 e 1973 con Günter Steckkönig, quest’ultimo al volante di una Porsche Carrera Turbo Martini ufficiale.

La carriera agonistica del Barone Pucci si concretizzò in vent’anni, a partire dal 1947 : alla guida di una Fiat 1100 Sport alla Catania-Etna si classificò terzo di classe e quinto assoluto, per poi proseguire con Cisitalia, Lancia, Ferrari e Maserati, vincendo un Campionato Italiano GT nel ’59 e tre Europei con la squadra Porsche, ed anche lui, come il padre, ma per due volte la Coppa Nissena, nel ’51 e nel ‘55. Nel 1958 ricevette la chiamata da Stoccarda direttamente da Huschke von Hanstein, Direttore Sportivo della Porsche, anche lui di nobili origini e soprannominato “il barone da corsa”.

Con la Casa tedesca corse per ben 9 anni, fino al 1966, aggiudicandosi nel 1964 a bordo della Porsche 904 GTS ed in coppia con l’inglese Colin Davis la 48° edizione. La sua quattordicesima ed ultima partenza alla Targa Florio avvenne nel 1966, per il Cinquantenario della gara Madonita, quando salì sul podio con Vincenzo Arena su una Porsche 906 ufficiale. Negli ultimi anni della sua carriera e dopo il ritiro continuò a lavorare come collaudatore per la Porsche fino al suo cinquantesimo compleanno. Ma non abbandonò lo sport motoristico, proseguendo la sua attività come Commissario Sportivo Nazionale e Consigliere dell’Automobile Club Palermo fino al 1986. Si spense a Palermo nel luglio del 2009 a 86 anni.

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