Le Mans, Bosch punta sull’idrogeno: presentato il nuovo concept L-HSCU per il motorsport del futuro
Notizie - Pubblicato il 11 Giugno 2025 - 11:15
Bosch e il nuovo concept L-HSCU per Le Mans
In occasione della 24 Ore di Le Mans, Bosch Motorsport ha presentato un innovativo sistema di stoccaggio dell’idrogeno, segnando un passo concreto verso la decarbonizzazione del motorsport endurance. Il nuovo concept, denominato L-HSCU (Liquid Hydrogen Storage Control Unit), rappresenta una soluzione avanzata per la gestione sicura ed efficiente dell’idrogeno liquido nei veicoli da competizione.
L’obiettivo di Bosch è chiaro: contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso tecnologie ad alte prestazioni, compatibili con i requisiti di affidabilità e sicurezza delle gare di durata. “Le nostre soluzioni pionieristiche aiutano a rendere i powertrain più rispettosi dell’ambiente e a ridurre ulteriormente l’impronta di carbonio durante le gare,” ha dichiarato Ingo Mauel, Vice President Bosch Motorsport.
Il nuovo sistema è impiegato nel prototipo a celle a combustibile H24EVO, sviluppato all’interno del progetto MissionH24, promosso in collaborazione con H24Project. Il veicolo rappresenta la vetrina più avanzata per le tecnologie a idrogeno applicate all’endurance e sarà protagonista di giri dimostrativi a Le Mans il 12 e il 14 giugno presso l’H2 Village, dedicato alle vetture a zero emissioni.

Una soluzione compatta e sicura
Il cuore dell’innovazione di Bosch risiede nell’impiego dell’idrogeno liquido, stoccato a -253°C e a una pressione di circa 5 bar in serbatoi criogenici. Questa configurazione consente una maggiore densità energetica rispetto allo stoccaggio gassoso, garantendo una migliore ottimizzazione dello spazio all’interno della vettura.
L’unità L-HSCU monitora ogni fase del processo, dal rifornimento al trasferimento del combustibile alla cella a combustibile o al motore termico. Il sistema è in grado di rilevare eventuali anomalie tramite sensori che misurano temperatura e pressione, attivando all’occorrenza protocolli di sicurezza come la ventilazione forzata per diluire potenziali perdite di gas.
Fondamentale anche l’integrazione con le infrastrutture di rifornimento, che consente un’interazione automatizzata tra vettura e stazione per garantire operazioni rapide e sicure, sia in pista che nel paddock.
Oltre il motorsport: le applicazioni stradali
L’esperienza accumulata con il prototipo Ligier JS2 RH2, sviluppato da Bosch Engineering, sarà impiegata per estendere l’utilizzo dell’idrogeno anche al settore delle vetture ad alte prestazioni stradali. In parallelo al sistema liquido per le corse, Bosch sta sviluppando anche soluzioni per lo stoccaggio ad alta pressione, più adatte a una diffusione su larga scala nel mercato automobilistico.
Sono inoltre in fase di studio concept specifici per la gestione delle emissioni nei futuri modelli a idrogeno dedicati alla mobilità civile, sempre basati sui criteri di sicurezza sviluppati per le competizioni.
Il motorsport endurance si conferma così banco di prova ideale per tecnologie all’avanguardia. Bosch, con il progetto L-HSCU, dimostra che l’idrogeno può essere una valida alternativa non solo teorica, ma già concretamente integrabile nelle dinamiche di gara, aprendo scenari promettenti per l’industria automobilistica del domani.