Minì, dopo il ritiro in Austria: “Il motore si è rotto, spero nell’efficienza della nuova unità”
Notizie - Pubblicato il 29 Giugno 2025 - 15:46
Le dichiarazioni di Gabriele Minì a Paolo Ciccarone (RMC Motori) dopo l’amaro ritiro in Austria
La Feature Race del Red Bull Ring è durata meno di quattro chilometri per Gabriele Minì, costretto al ritiro al primo giro per un guasto tecnico. Una nube di fumo bianco ha segnato l’uscita di scena anticipata del pilota siciliano, chiudendo così un fine settimana che avrebbe dovuto rappresentare un punto di svolta nella sua stagione di Formula 2, anche in virtù dell’ottimo passo espresso fra le libere di venerdì e la Sprint di ieri pomeriggio.
Il sesto round del campionato, ospitato sul tracciato austriaco, ha confermato quanto denunciato da tempo: qualcosa nell’unità Mecachrome montata sulla sua Prema non ha mai funzionato come avrebbe dovuto. Un limite che, tra i rettilinei del Red Bull Ring e le tre zone DRS, è emerso con evidenza: le velocità registrate nella speed trap, infatti, indicavano tra i 2 e i 4 km/h in meno rispetto ai migliori, qualcosa che fin dalla gara breve di ieri ha complicato, per non dire compromesso, tutte le possibilità di attacco ai piloti davanti a lui. Eppure, nell’ennesimo fine settimana da gettare nel dimenticatoio, qualche segnale positivo non è mancato.

L’introduzione del nuovo telaio ha migliorato sensibilmente il feeling tra Minì e la monoposto, permettendogli di trovare una base più solida per il futuro. E proprio in tal senso, intervistato da Paolo Ciccarone di RMC Motori, il pilota dell’Alpine Academy ha commentato con amara ironia il ritiro: “sembra strano da dire, ma “finalmente” il motore si è rotto. Era da tempo che perdevo velocità sul dritto e non andava come doveva. Fornaroli andava via come una scheggia e non riuscivo a stargli dietro”. Di contro il pilora di Marineo ha sottolineato i progressi compiuti grazie all’adozione del nuovo telaio: “abbiamo fatto uno step in avanti importante. Qui in Austria abbiamo utilizzato quello nuovo e rispondeva molto bene. La mia monoposto, almeno su quel fronte, era a posto e mi permetteva di spingere come volevo. La stagione non sta andando come speravo e questo mi dispiace, ma adesso abbiamo capito come far funzionare l’insieme. Quindi, sperando che arrivi un motore ok, siamo pronti a giocarcela. A partire da Silvestorne
Il ritiro in Austria azzera le residue speranze di rimonta in classifica, guidata da Richard Verschoor, ma rappresenta anche un punto di ripartenza. Con un pacchetto tecnico finalmente competitivo, Minì proverà a invertire il trend della stagione e a ritagliarsi uno spazio tra i protagonisti nella seconda metà del campionato.
Resta il rimpianto anche per il precedente stop a Monaco, gara che andava annullata a norma di regolamento, ma le regole sono state bellamente ignorate ed il team manager di Prema, Rosin, i Commissari Sportivi neppure lo hanno voluto ascoltare. Non tutto sembra normale quest’anno…