Nebrodi: sgombrare le ombre dal “caso” Mirabile

Irregolare sostituzione del pilota? No, è tutto ok!

Una lettera aperta ricevuta via mail lunedì 23 da alcune redazioni di riviste , SM fra queste,  denuncia un presunto illecito sportivo che sarebbe stato commesso dal pilota agrigentino  Maurizio Mirabile (34 anni), al Rally dei Nebrodi – disputatosi sabato 14 e domenica 15 aprile –   dove ha portato in gara la Clio Super 1600 – in coppia con il navigatore Calogero Calderone ed iscritta dalla scuderia FR Motorsport– sostituendo in extremis il fratello Gianni (42 anni), primo conduttore  che invece compare nell’elenco iscritti e sopratutto in quello partenti oltre che nelle classifiche di gara. Almeno finché l’equipaggio n. 10 non è stato costretto al ritiro avvenuto nel corso della 4° prova speciale (in quel momento occupavano la 6° posizione assoluta).
iscritti Nebrodi
Maurizio Mirabile, secondo quanto si desume dal contenuto della “lettera aperta“,  non avrebbe regolarmente provveduto alla variazione del primo conduttore nei tempi previsti dal regolamento, e si sarebbe quindi presentato alle verifiche sportive esibendo fraudolentemente licenza e patente di guida del fratello, che in tal caso potrebbe apparire “complice” del misfatto unitamente al navigatore Calogero Calderone

Partenti Nebrodi

Risultando il nome di Gianni Mirabile in tutti i documenti ufficiali pubblicati e diffusi, prima e durante la gara, ma essendo evidente che la gara è stata disputata dal più giovane Maurizio, abbiamo ritenuto di dover verificare l’accaduto chiedendo chiarimenti ai diretti interessati.

Primo fra tutti Luca Costantino,  responsabile del sodalizio organizzatore CST Sport (che comunque non avrebbe eventuali responsabilità dirette ove vi fosse stato un illecito sportivo), al Direttore di Gara Marco Cascino (sul quale invece sarebbero ricadute tutte le responsabilità e le conseguenti sanzioni…), ed  al diretto interessato: Maurizio Mirabile. Il pilota che nel pomeriggio di ieri ci ha richiamati rispondendo al nostro messaggio telefonico, ha smentito l’irregolarità spiegando di avere inviato una comunicazione all’organizzatore con il cambio del 1° conduttore, e di avere quindi regolarmente firmato a suo nome la scheda di verifica. Versione che corrisponde a quanto già qualche ore prima ci era stato riferito,  dal Direttore di Gara Marco Cascino  il quale a sua volta – messo da noi a conoscenza del contenuto della lettera – ha chiesto chiarimenti a Luca Costantino. Che invece a  Sicilia Motori non avevo però ritenuto di rispondere sia al telefono sia  ad esplicito messaggio – di chi scrive – sul suo cellulare. Neppure nelle ore successive.

Se le cose sono andate come Maurizio Mirabile ci ha spiegato – e non abbiamo motivo di  non credere alle sue parole ed alla versione riferitaci da parte dell’organizzatore –  non vi sarebbe stato pertanto nessun illecito sportivo,  ma un errore da parte dei cronometristi (l’equipe dell’Associazione P. Pizzi della Ficr Messina, il cui responsabile compilatore è Domenico Sarlo) i quali non hanno aggiornato l’elenco partenti (che in genere viene caricato sui loro sistemi, quando questo viene pubblicato),  ma neppure quello dei verificati, se effettivamente questi sono stati compilati correttanente dalla segreteria del rally.  E nessuno durante tutto lo svolgimento della gara ha ritenuto di segnalare la variazione. Se Maurizio Mirabile non fosse stato costretto al ritiro (e per fortuna che non si è verificato alcun incidente…), magari tutti avremmo scritto della prestazione di “Gianni Mirabile” e non di Maurizio… Per ricevere poi magari una sacrosanta richiesta di rettifica di un errore (non nostro), come a volte accade.

Attraverso il Direttore di Gara ed il pilota – non essendo stato possibile avanzare tale richiesta all’organizzatore – abbiamo però sollecitato una comunicazione ufficiale,  e sarebbe stato ancora più opportuno esibire i documenti che possano togliere ogni e qualunque dubbio, spazzando ombre e sospetti. Su un rimedio posteriore e frettoloso in conseguenza di una (grave) leggerezza…

Ma nulla è ancora pervenuto,  ne ci risulta sia stato emesso alcun comunicato chiarificatore in maniera assoluta e definitiva.

Il silenzio anche e soprattutto documentale dell’organizzatore  CST Sport, appare incomprensibile. Lesivo  della dignità sportiva  dei diretti interessati,  indicati come “colpevoli” di questi comportamenti, ovvero: il pilota, suo fratello, il navigatore, la loro scuderia. Ed è anche una mancanza di tutela a favore del Direttore di Gara (che a giorni avrà la responsabilità della 102° Targa Florio), e dello staff dei verificatori sportivi. Ed una mancanza di rispetto per tutti concorrenti che hanno disputato il 19° Rally dei Nebrodi. Pronti a comunicare ogni dettaglio organizzativo sin dalla vigilia, ci si chiude a riccio con indifferenza  quando si tratta di sgombrare il campo dai dubbi. Mostrando anche zero rispetto per il lavoro altrui.  Il nostro fra questi.

 

 

Per dovere di cronaca e completezza di informazione abbiamo obbligo di precisare che la lettera aperta è stata inviata e firmata della signora Ilenia Provenzano, la  quale specifica di essere la moglie separata di Maurizio Mirabile. Senza entrare nel merito di vicende familiari, che meritano pertanto il massimo rispetto, siamo venuti a conoscenza di una situazione che si rivelerà solo una distrazione organizzativa ma che sarà utile, in futuro, a far prestare maggiore attenzione in casi simili a “dettagli” che invece tali non sono.

E’ utile sopratutto per spiegare agli organizzatori che giornali e giornalisti non si può pensare di “usarli” solo per vedere pubblicato ciò che piace loro, mentre non vogliono essere disturbati quando la “cosa” ritengono non meriti attenzione. Questa valutazione la lascino a chi svolge questa professione; loro pensino a far bene ed in ogni piccola sfumature il lavoro di organizzatori. E non tralascino mai l’educazione. E la chiarezza (Dario Pennica).

 

 

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