Riolo fa due su due e vince la Monte Erice Storica

Riolo si conferma il più veloce anche nelle due manches della Monte Erice Storica

Dopo l’affermazione conquistata meno di un mese fa alla Coppa della Consuma, Totò Riolo si è garantito il gradino più alto del podio nella 9° edizione della Monte Erice Storica, secondo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche (CIVSA) 2024.

A conferma di quanto emerso nelle prove ufficiali di ieri, dove ha ottenuto il miglior tempo, l’ecclettico pilota cerdese – al volante dell’ormai fida Paganucci di Quarto Raggruppamento – si è affermato nuovamente sul percorso da 5730 metri che separa Valderice con Erice, mettendo in cascina altri punti importanti per la rincorsa al titolo “Tricolore”.

Monte Erice Storica, i vincitori nei Raggruppamenti

Riolo, già vincitore lo scorso anno sempre su Paganucci, ha ottenuto il miglior tempo in entrambe le manches cronometrate di quest’oggi, fissando l’asticella complessiva tra Gara 1 e 2 sul 6’34″70, circa 55″ più rapido di Ciro Barbaccia, bravo a beffare di pochi millesimi – 26 per l’esattezza – Tiberio Nocentini. Il pilota-preparatore palermitano, autore di una grande seconda manches, ha affrontato la competizione ericina al volante di una Osella PA9 sempre di “Quarto”, mentre il fiorentino – vincitore nel “Primo” – ha gareggiato in Sicilia su Chevron B19.

Con la quarta posizione assoluta si è classificato l’austriaco Harald Mossler su Daren MK3 sempre di “Primo”, mentre il locale Gaspare Piazza, quinto nella graduatoria “complessiva” dei tempi, si è lasciato tutti alle spalle nel “Terzo” su Fiat X 1/9. Sempre con vetture di “Terzo”, a seguire, hanno trovato posto il locale Vito Oddo e il siracusano Gaetano Palumbo, entrambi su altre X 1/9, oltre al siculo-piemontese Salvatore Asta su BMW M3 di “Quarto”.

Infine, il comisano Salvatore Vitale (Lancia Coupé Beta Montecarlo/Terzo) ed Erwin Morandelli (X 1/9 di “Terzo) hanno occupato gli ultimi due piazzamenti nella top dieci “assoluta”. Infine, nel “Secondo”, affermazione per Lucio Gigliotti su Fiat 128.

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