Mercato: febbraio positivo per le auto, vendite delle due ruote stabili

Dopo i primi due mesi in Sicilia immatricolazioni di auto tornano a crescere seppure di poche unità. Flessione impercettibile invece per scooter e moto

In Sicilia a febbraio le vendite di auto nuove, riportano in pari il  confronto fra i primi due mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Consegnate 93 Ignis in Sicilia nel mese di febbraio (+47,44%),
su un totale di 196 Suzuki. Penetrazione maggiore in percentuale rispetto al totale Italia.

Scompare il segno meno – seppure per una manciata di unità (quattro nel totale, 92 nella seconda frazione) – e torna quello positivo che aveva accompagnato tutto il 2016.

Stando a questi primi dati, si potrebbe ipotizzare che non vi saranno grandi variazioni neppure nel prosieguo dell’esercizio.

Le percentuali  sono migliori nei totali nazionali,  contrariamente a quanto accaduto in precedenza:  febbraio regista un’incremento del 6,2% e l’aumento nel periodo sale al 23%.

Effetto positivo della corsa alle immatricolazioni da parte delle società (aumentate del  43,9%) per usufruire dei benefici del superammortamento.

Di contro in flessione il canale dei privati che ha perso cinque punti di quota.  Secondo l’Associazione delle case estere che operano in Italia   “la flessione negli acquisti da parte dei privati è di nuovo un segnale di attenzione –  spiega il Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE e converrebbe perciò continuare a lavorare sui benèfici effetti del rinnovo del parco, soprattutto in ottica di ambiente e sicurezza.

Tabella mercato Moto Tabella mercato Auto Tabella Immatricolazioni Tabella quote di mercato

Stiamo infatti riaffrontando gli irrisolti problemi della mobilità individuale, con i piani antismog che hanno ripreso corpo con una varietà di provvedimenti sulla circolazione, disomogenei, con una logica emergenziale come i blocchi del traffico, le targhe alterne e le restrizioni a livelli di Direttiva anche per le Euro 6 diesel”.

I Concessionari per voce del Presidente di Federauto Pavan Bernacchi: puntano l’indice anche sulla ripresa delle immatricolazioni gonfiate “a febbraio è stato battuto un record: nell’ultimo giorno sono state fatte quasi 50.000 immatricolazioni.

Tutto normale o la cartina di tornasole di enormi forzature fatte a suon di auto-immatricolazioni e altro? Purtroppo la domanda appare retorica. Ma siamo sicuri che queste forzature siano la strada giusta per il comparto automotive in Italia? Noi riteniamo di no.

Tra le due ruote il più venduto, con 1.243 esemplari, è stato l’Honda SH150

E se non si pone una particolare attenzione il fenomeno così ampliato potrebbe diventare, se già non lo è, una patologia più che un’opportunità”. Secondo il centro studi Federauto, che si avvale di una vasta campionatura di concessionari rappresentativi di tutto il territorio nazionale, il fenomeno delle “kilometri zero” ha avuto un ruolo centrale nel determinare l’iperbole di fine mese.

Anche Federauto però auspica maggiore sensibilità del Governo affinchè diminuisca la pressione fiscale e le limitazioni alla circolazione imposte agli automobilisti.

Facendo riferimento in particolare a quanto deciso di recente dall’amministrazione comunale di Torino. In Sicilia intanto  relativamente alle Marche generaliste registrano incrementi maggiori, nei primi due mesi, Suzuki (che ha raddoppiato le consegne grazie soprattutto all’impennata di immatricolazioni a  Catania e Palermo), Toyota (+41%), VW e Opel. Mentre DS, il brand di lusso del gruppo PSA, registra un dimezzamento in quantità.

Maserati e Porsche, nella fascia alta del mercato, segnano gli incrementi migliori ma si tratta ovviamente di decine di unità complessivamente. Relativamente alle provincie l’aumento più sensibile di nuove targhe è avvenuto a Ragusa (sfiorato +25% nel mese, superiore al 13% l’incremento nel periodo), mentre Enna ha il bilancio peggiore in entrambi i confronti.

Quasi stabile la situazione anche per le due ruote: flessione percentualmente impercettibile dopo due mesi (-0,85%) pari a sole 11 unità in meno fra moto e scooter (1096 su 1635 totali). Il dato nazionale segna invece una flessione superiore all’8%.

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