Mercedes adesso chi ingaggerà?

Il contropiede di Rosberg

rosberg-smileTutti ad elogiare, giustamente, l’impresa di Nico Rosberg al suo primo mondiale in F1.
Ma nessuno, proprio nessuno, aveva pensato ad un clamoroso ritiro del neo campione. L’iridato, 34 anni dopo il padre Keke esce dalla scena. <Il titolo che ho conquistato io – ha detto Keke, finlandese pur essendo nato a Stoccolma in Svezia (detiene il record sul giro alla Targa Florio con la Porsche quando la gara era valida per il Mondiale prototipi) – vale poco, dopo 34 anni. Mio figlio ha fatto il gol della sua vita, ha meritato il titolo, lo ha inseguito per molto tempo, non ha commesso errori. Ai miei tempi le vetture si rompevano in continuazione, ora sono super affidabili anche con il fuoco.Il successo meritato di un pilota testardo in una squadra che ha messo in luce due piloti eccezionali ed un gruppo di tecnici straordinari, motivati e ben posizionati. Un team quello tedesco unito ed efficiente>.

Iride familiare, dopo Hill


Nico Rosberg
è il 33° pilota a laurearsi campione del mondo.
Il secondo a riuscirci dopo che ce l’aveva fatta anche suo padre. Come Nico Rosberg anche Damon Hill vinse il Mondiale con la Williams-Renault che aveva già dispensato titoli a Mansell nel 1992 e a Prost nel 1993.
E come il tedesco dovette piegare la resistenza del compagno di squadra, un’altro figlio d’arte, Jacques Villeneuve, sudandosi il Mondiale sino all’ultima gara a Suzuka nel 1996.
La grande differenza con Rosberg è che Damon quel giorno non potè abbracciare papà Graham scomparso nel 1975 in un incidente aereo, quando lui aveva 15 anni.
<Baffo> Hill forse non valeva Jim Clark ma è stato l’unico, sino ad oggi, in grado di vincere Monaco F1 (5 volte), la 24 Ore di Le mans (1972) e la 500 di Indianapolois (1966) oltre al Mondiale.keke-nico-rosberg
Commentatore dei GP per la britannica Sky, Damon era Ad Abu Dhabi e sul proprio profilo twitter ha scritto <A nice story>, una bella storia, per un titolo meritato in una stagione in cui non ha mai mollato.

Nico, il terzo tedesco iridato

Nico Rosberg, nato a Wiesbaden, è il terzo tedesco iridato dopo Michael Schumacher (7) e Sebastian Vettel (4).
Nelle ultime 23 edizioni la Germania ha conquistato 12 titoli Piloti, cinque la Gran Bretagna, tre la Finlandia, due la Spagna e 1 il canada.
L’ordine d’arrivo  dell’ultimo GP ha registrato il successo di Hamilton alla media oraria di 186,825 kmh su Rosberg, Vettel, Verstappen, Ricciardo, Raikkonen, Hulkenberg, Perez, Massa (anche lui si ritirerà dalla scena), Alonso.
Nel Mondiale piloti Rosberg con 385 punti precede Hamilton (380), Ricciardo (256), Vettel (212), Verstappen (204), Raikkonen (186).
Giro più veloce quello di Vettel in 1’43″729 su Alonso (1’44″889). Prossimo appuntamento il 26 marzo a Melbourne in Australia.

Altro che prendere il numero uno

Domenica cantava, saltava e ballava dopo il trionfo. Ma a Vienna, ancora prima di ritirare il trofeo, Nico Rosberg ha annunciato il suo ritiro.
Una decisione spiazzante. Una rinuncia ad un ingaggio intorno ai 15 milioni di euro.In un messaggio video su facebook ha detto: < In 25 anni di corse il mio sogno era quello di diventare campione del mondo. Ho lavorato duro, ritengo che questo sia il momento giusto. Ora mia moglie avrà un marito. Non tornerò, fine della storia. Per un pò farò il padre di Alaia e delle corse mi mancherà il sapore che si prova la domenica sera>. Da iridato Nico Rosberg avrebbe dovuto prendere il numero 1 sulla sua monoposto. <Mi piace il 6, anche mio padre Keke ci ha vinto il titolo con questo numero, un numero fortunato per la mia famiglia> aveva confessato nel dopo corsa Nico che ha festeggiato in italiano. <Tutti imiei amici sono italiani, amo la vostra cultura e il sostegno che ricevo dall’Italia, come si è visto a Monza>. Sui trabocchetti seminati da Lewis Hamilton ha puntualizzato: <In certi momenti è stato poco piacevole. Negli ultimi giri se Vettel e Verstappen mi avessero scavalcato avrei perso il titolo>.

Il sorriso di Sebastian Vettel

Montando le supersoft Pirelli per gli ultimi 18 giri, Vettel ha dato vita ad una rimonta incredibile e lo sanno bene Raikkonen, Ricciardo e Verstappen. <Quando ho superato Max – ha detto Vettel – avrei potuto anche vincere. Ma le gomme si sono scaldate troppo e la mia Ferrari ha iniziato a scivolare leggermente. Rosberg si è difeso bene, non potevo fare di più le gomme erano al limite. Nico ha meritato di vincere. La nostra non è stata una stagione all’altezza della Ferrari, anche se personalemnte sono andato meglio delle due stagioni precedenti. Che sia un buon auspicio per la prossima stagione>.

<Sia io che Kimi abbiamo ancora un anno di contratto. La squadra arriverà più forte nel Mondiale 2017, i progressi nelle ultime gare lo provano>.

Marchionne a Daytona: Vettel resta

Gli Usa sono il mercato più importante per la Ferrari. E in autodromo a Daytona, il presidente del Cavallino Marchionne così ha commentato il ritiro di Rosberg: <Complimenti, il suo è stato un atto di coraggio, mi sono emozionato>. <Per noi non ci sarà nessun effetto domino: abbiamo due piloti sotto contratto per il 2017>.
Quasi a sottolineare che non cambierà nulla a Maranello a livello piloti. <Prometto che torneremo grandi, anche se non posso dire quando. La struttura è questa ma delle modifiche sono sempre possibili. Siamo a posto nell’area dell’aerodinamiva e del motore. La Mercedes è inavvicinabile, la Red Bull ha lavorato egregiamente. Loro andavano avanti e noi no. Ancora è presto per sbilanciarmi nei pronostici. Quando a Barcellona scenderanno in pista le monoposto con le gomme extralarge avremo le idee più chiare>.
Ma il cambio di regolamento sarà favorevole alla Ferrari?

Mercedes adesso chi ingaggerà?

La Mercedes potrebbe affiancare ad Hamilton un giovane della filiera o dare la caccia ad un top driver.
Il candidato con maggiori probabilità per il momento è Pascal Werhlein che era già riserva e ha guidato nei test la W07 ma dopo una stagione non brillante con la Manor è stato scavalcato nel gradimento di Wolff e Lauda da Esteban Ocon, il quale è stato piazzato in Force India.
Più complicato l’assalto ad Alonso anche se all’orizzonte si profila anche una candidatura di Vettel.
Il toto pronostici è già partito. Vedremo chi salirà nelle quotazioni dei bookmakers inglesi, maestri nell’individuare le tendenze, anche le più segrete.
Tre le strade da seguire per Mercedes: la prima è pensare ad avere un numero uno ed un numero 2. Ovvero assumere un pilota che garantisca punti per il Mondiale Costruttori. O tentare la carta di Button rimasto però legato alla McLaren.
Seconda ipotesi: valorizzare i giovani Ocon o Werhlein.
Terza strada: tornare sul mercato per cercare un altro top driver. Ma si ventila anche una quarta via: offrire unaq monoposto a Valentino Rossi o a Jorge Lorenzo, ma c’è libero anche Sebastian Ogier, iridato WRC, o Josè Maria Lopez, campione WTCC. Le varie possibilità saranno studiate a fondo già da lunedì 5 dicembre.
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Valentino Rossi tenta la Stella

Un Gran Rally di Monza per Valentino Rossi al volante della Ford Fiesta della M Sport. <Se vogliono chiamarmi alla Mercedes – ha detto il pesarese – hanno il mio numero del cellulare>.
Per il presidente della Lamborghini, Domenicali, Rossi è pronto per il salto ma dopo i test fatti con la Ferrari, dieci anni addietro, Rossi decise di restare nelle moto. Comunque diede dimostrazione di avere un talento in quei lontani test.

L’addio di Felipe Massafelipe-massa-addio

Anche il brasiliano Felipe Massa appende il casco al chiodo. <Non avrò vinto il Mondiale, ma rimarrò lo stesso nella storia. Non mi mancherà il simulatore. Ho corso per 14 anni ad alto livello ed alla fine ho conquistato il cuore degli appassionati di F1. Ho rispettato gli altri e loro mi hanno ripagato con rispetto ed affetto. E’ stato bellissimo far parte della F1. Ambiente fantastico quello della Williams Martini>
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