Coppa Val d’Anapo : denuncia per il criminale sabotaggio

La presenterà il Sindaco Vincenzo Parlato. Il Comune di Sortino pronto a costituirsi parte civile se i responsabili verranno individuati e portati a processo

Dopo i fatti verificatisi alla vigilia della Coppa Val d’Anapo, il Sindaco di Sortino Vincenzo Parlato presenterà – domani mattino (martedì 25) – denuncia per quanto verificatosi la notte fra venerdì e sabato (poco dopo le una),  affinché possano essere formalmente avviate le indagini per risalire agli autori del criminale gesto.

Vincenzo Parlato, Sindaco di Sortino

Sono stato informato alle una e otto minuti di sabato, da uno dei vigilantes che avevamo posto a protezione del percorso. Sono stati versati circa 200 litri di olio esausto – ci spiega il Sindaco, da noi raggiunto telefonicamente – e cosa ancora più grave abbiamo fondati sospetti che vi sia stato un tentativo anche nella notte fra sabato e domenica, ma aver aumentato la vigilanza li ha indotti a desistere dal tentativo. Si è trattato di un vero e proprio gesto criminale che va ben aldilà del boicottaggio alla gara. La strada interessata è attraversata anche nottetempo da molti veicoli perché in zona si trovano molte attività di ristorazione. Pensate cosa sarebbe potuto accadere se qualcuno avesse attraversato con qualunque mezzo quei tre chilometri… Proprio per questo il Comune di costituirà certamente parte civile se e quando si arriverà ad un dibattimento”.

 

Le notizie non confermate

Secondo le prime indiscrezioni sono state fornite le targhe di due veicoli (un piccolo furgone ed una berlina, le cui immagini sarebbero contenute anche in alcune telecamere di sorveglianza di case e locali della zona), che pare potrebbero essere i veicoli utilizzati per portare l’olio uno e vigilare sulla zona l’altro. Un vero e proprio “commando”.

Forse lo stesso che nello scorso mese di aprile mise k.o. lo slalom di Monterosso Almo (Ragusa), quando con lo lo stesso metodo – olio esausto versato sul tracciato di gara – invasero la sede stradale la notte del sabato, e quindi non vi fu il tempo per ripulire il percorso.

La gara venne rinviata e la 3° edizione disputata il 29 maggio (vinta dal messinese Giovanni Greco su Radical). Lo slalom ragusano era organizzato da un’associazione sportiva la “Street Racer” che ha sede a Modica. Così come la scuderia “La Contea Racing” alla quale l’AC Siracusa ha delegato l’organizzazione della 33° edizione della cronoscalata “Val d’Anapo-Sortino“.
Si tratta di una coincidenza, o gli autori o i mandanti del tentativo di boicottaggio volevano danneggiare, e forse anche intimidire, proprio gli organizzatori modicani? In tal senso da “La Contea Racing” ritengono non si tratti di azioni contro di loro direttamente.

La scelta del liquido (olio esausto che per sua natura provoca maggiori difficoltà ad essere rimosso), l’accuratezza dei punti dov’è stato versato (per poi scivolare a valle sino alla partenza), dimostrano che questi criminali sapevano esattamente cosa fare e come.

Motivo per il quale si tende ad escludere che il tentativo di impedire lo svolgimento della manifestazione, possa essere stato provocato da qualche eventuale “nemico” locale della corsa. Residenti o operatori contrari ai disagi che una manifestazione di qualunque genere può causare agli abitanti delle località interessate (divieti di transito, rumori nel caso di corse motoristiche, folla, etc).

Anche perchè queste manifestazioni invece, sopratutto per i titolari di attività produttive (ristorazione e ricettività prima fra tutti),   sono invece fonte di sicuri guadagni. 107 piloti partenti – nel caso della Val d’Anapo – Sortino –  con il loro seguito di meccanici, amici, parenti, oltre allo staff dell’organizzazione, ed ai numerosi spettatori, si traducono in migliaia di presenza e incassi conseguenti.

Chi è stato? E perchè? 

Quindi perchè boicottare? Certo, se esistono i piromani esistono pure imbecilli che sono “contro” a prescindere. Ma non pare questo il caso.

Qui, inutile girarci intorno, si tratta di “addetti ai lavori”. Gente esperta di corse, e che pertanto sa quali sono i punti vulnerabili di un’organizzazione.

Perché? Si possono fare solo ipotesi, ovviamente. Ma per avere interesse ad impedire lo svolgimento di una corsa possono esserci solo motivi di rivalità. Di team, di piloti? Questa tesi sembra da scartare.

Forse di altri organizzatori gelosi o chissà cosa. Se, come ovvio, la denuncia farà scattare le indagini, verranno acquisiti i video, ascoltati i testimoni, verificate le targhe delle vetture segnalate, ed il cerchio si stringerà inesorabilmente.
Stavolta non devono farla franca. Motivo per il quale, per quanto ci riguarda, seguiremo passo passo l’iter di questa denuncia. E ottenendole ve ne daremo notizia.

Da adesso in poi però è chiaro che qualunque organizzatore (di salite e slalom in particolare, ma anche di rallies), deve alzare la guardia. E l’intero ambiente collaborare. Chi sa o immagini lo dica agli inquirenti.

Vincenti e perdenti

Ieri, a “Sortino”, ha vinto lo sport, hanno vinto i piloti che hanno deciso di gareggiare ugualmente nonostante il percorso non fosse perfetto (come si nota dai frame ripresi dai video di alcuni piloti, c’era ancora sul fondo traccia della lunga scia di olio), hanno vinto i volontari che hanno lavorato duramente, hanno vinto gli organizzatori e l’amministrazione comunale. Hanno perso i vigliacchi, delinquenti, che hanno messo a rischio vite umane. Sono stati sconfitti, ma si è trattato di una battaglia, la seconda.

Forse la “guerra” non è finita e di conseguenza  la difesa dev’essere alta e senza nessuna omertà e reticenza. Si diverrebbe complici. Ed in Sicilia, purtroppo, questo atteggiamento prevale. Non sia questa una di queste volte. Anche perché si tratta comunque di qualche sfigato che non può fare paura

(Dario Pennica)

 

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