Nuova MINI Countryman, la prova nel Chianti

La MINI per la famiglia, ma sempre con tanto pepe

Nuova MINI Countryman è più alta (1,66 m), più lunga (4,44 m), e più larga (1,84 m che diventano 2 a specchi aperti), con una nuova identità creata per migliorare l’efficienza a partire dall’aerodinamica.

La gamma comprende tre versioni a benzina, una Diesel e due elettriche, tutte con cambio automatico, trazione anteriore o integrale. La versione d’attacco è la MINI Countryman C (che prende il posto della Cooper) con il tre cilindri benzina 1,5 litri da 170 CV e 250 Nm. Si sale alla MINI Countryman S ALL4, che sostituisce la Cooper S, con il quattro cilindri due litri da 218 CV, 320 Nm e la trazione integrale. Due litri anche la versione a gasolio MINI Countryman D: 163 CV e 360 Nm. Top della gamma la MINI Countryman John Cooper Works ALL4 con il due litri che raggiunge i 300 CV, 400 Nm con accelerazione 0-100 km/h in 5,4 secondi e velocità massima di 250 km/h. Sul fronte elettrico: la MINI Countryman E 204 CV e autonomia WLTP di 462 km e la MINI Countryman SE ALL4, a trazione integrale, con 313 CV complessivi, 0-100 km/h in 5,6 secondi, velocità massima 180 km/h e autonomia di 433 km.

Quattro allestimenti: Essential, Classic, Favoured e JKW, con prezzi a partire da 34.900 euro per la MINI Countryman C fino ai 51 mila della John Cooper Works, unica motorizzazione offerta solo nell’allestimento più sportivo. Le elettriche partono dai 40.700 euro della Mini Countryman E fino ai 54.090 euro della SE ALL4.

Le nuove linee, pulite ed essenziali, sono evidenziate dalla firma luminosa immediatamente riconoscibile per i contorni più squadrati delle luci diurne. Internamente è migliorata l’abitabilità: il nuovo passo (2,69 m) offre più spazio in larghezza e soprattutto sul divano posteriore, così come cresce la capacità del bagagliaio.

Se la firma luminosa rompe con il passato, la tradizione, in chiave moderna, si ritrova negli interni, con al centro della plancia il grande display OLED ad alta definizione con diametro di 240 mm. Non c’è quadro strumenti dietro al volante, ma solo un efficace head-up display che riassume le indicazioni principali dello schermo centrale, comprese quelle della navigazione, mantenendo lo sguardo sull’orizzonte della strada. Sotto al disco centrale i comandi essenziali che richiamano la collocazione del passato: pulsante d’avviamento, selettore del cambio, il commutatore delle molteplici configurazioni offerte dall’Emotional MINI Experience Modes, che offre ampie possibilità di personalizzazione, con app e servizi dedicati anche al divertimento dei passeggeri.

Sulle colline del Chianti abbiamo guidato con grande soddisfazione la più sportiva JCW. Tra le tante configurazioni abbiamo scelto la modalità più sportiva: il motore gira più alto ma tutta la vettura è più reattiva, a partire dal cambio e acceleratore. Nelle strade strette e tortuose ritroviamo il comportamento dinamico tipico delle MINI: reattiva, piacevolmente nervosa, pronta a rispondere con immediatezza ai comandi. I 300 cavalli sono ben imbrigliati nella trazione integrale che scarica a terra, con grandi pneumatici su cerchi da 20” i 400 Nm disponibili tutti già da 2000 giri/minuto. L’accelerazione è bruciante (lo 0-100 dichiarato è 5,4 secondi) ma mai brutale, si ha sempre la percezione del totale controllo. Il passo più lungo di tutte le MINI si apprezza nei curvoni veloci, dove a qualsiasi velocità ci si sente sempre incollati alla strada.

Anche i sedili offrono un buon contenimento laterale, pur offrendo un buon comfort a livello di spazi, tanto davanti quanto dietro, dove le si può regolare lo schienale su tre inclinazioni differenti.

È la MINI perfetta per la famiglia con tanto spazio per cinque e altrettanto nel bagagliaio, con la capacità di fondere l’essenzialità nei dettagli, come le bocchette di aerazione sottili e verticali, all’eccellente qualità dai materiali metallici e dalla finitura. Quel concetto premium con la giusta dose di understatement. Capitolo a parte, come sempre, la sportivissima JCW, per chi, invece, non vuole rinunciare allo spazio e cerca il massimo delle prestazioni.

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