En plein rosso a Montecarlo

Sono sempre i numeri ad evidenziare la superiorità in ogni sport. A Montecarlo la Ferrari ha fatto saltare il…banco con  la doppietta firmata da Vettel e da Raikkonen. Il tedesco è più che mai leader del Mondiale Piloti con 129 punti precedendo Hamilton a quota 104 e Bottas a quota 75, quindi Raikkonen (67), Ricciardo (52), Verstappen (45).

Balzo in avanti anche nella classifica costruttori con Maranello leader (196) su Mercedes (179) e Red Bull (97). Il giro più veloce, il 76°, l’ha firmato Perez (Force India, penalizzato di 10″ sul tempo finale e con 2 punti sulla superlicenza) ad oltre 160 orari. Leader della corsa sempre i due ferraristi, Raikkonen dal via fino al 33° giro e Vettel dal 34° al traguardo (media di 149,105 orari. Seb ha preceduto il compagno di scuderia di 3″145 e di 3″745 lo scatenato e bravo Ricciardo (Red Bull), quindi Bottas, Verstappen, Sainz ed Hamilton che ha guadagnato ben sei posizioni, ma il settimo posto va molto stretto a Lewis che ha pagato la brutta qualifica.

Usciti di scena Hulkenberg (cambio), Wehrlein (incidente), Button (incidente), Ericsson (incidente), Stroll (surriscaldamento freno anteriore sinistro) e Kvyat (incidente).Prossima  gara il GP Canada, a Montreal l’11 giugno. Hamilton non molla: <Ci aspettano 14 gare. Do appuntamento alle Rosse a Montreal. Impossibile fare meglio qui del settimo posto>. La sua vettura non aveva aderenza, sbandava, in particolare nelle prove. Molto suggestiva la premiazione sul podio con in primo piano Alberto di Monaco con la moglie.

5 giri da favola per Seb

Dopo il pit stop di Raikkonen, Vettel è stato autore di cinque giri da antologia. Ha compiuto un’impresa magica, dando la dimensione di quanto le Rosse vadano così forte quest’anno. Una Ferrari da Mondiale, in grado di emergere su piste diverse e di concedersi il lusso di buttare giù dal podio le Mercedes. Un Vettel, anche se aiutato dalla giusta strategia imposta da Arrivabene, maiuscolo. Strategia che non è andata a genio al finlandese. Due le ragioni per cui la Ferrari ha chiamato in anticipo Kimi per il cambio gomme: il suo ritmo era apparso troppo <lumacoso> tanto che Bottas, Verstappen e Ricciardo stavano serrando sotto in modo evidente. Inoltre il passo lento di Raikkonen stava frenando vettel. <Noi non diamo ordini di squadra, i piloti sono liberi di darsi battaglia come vogliono in gara – ha precisato Maurizio Arrivabene – e ogni polemica è superflua. Il muso lungo gli passerà>. Il figlio di Enzo Ferrari, Piero, era molto, molto emozionato. Vettel gli ha ricordato Schumacher. Un Raikkonen deluso. <Questo secondo posto non ha un buon sapore – ha detto a Rosberg nell’intervista post gara – avrei meritato di più. Punto e basta>. Sono stati cancellati così sedici anni di digiuno:l’ultima vittoria Ferrari a Monaco datava 27 maggio 2001 con Schumacher davanti a Barrichello con Irvine terzo. <Orgoglio italiano, forza Ferrari!> il commento del Presidente del Consiglio, Gentiloni. <Doppietta da sogno> per Giovanni Malagò, presidente del Coni.

La gioia di Marchionne

<E’ arrivato quello che aspettavamo da tempo – ha evidenziato il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne – una gara che enterà nella nostra storia. Non solo una vittoria ma una doppietta in un GP di alta caratura. Una corsa emozionante dove si è vista la vera Scuderia. Complimenti ai piloti e a tutta la squadra, quella in pista e quella che lavora e continua a lavorare a Maranello su questa monoposto, che finalmente riesce a regalare ai tifosi le soddisfazioni che meritano>. Una Ferrari ritornata simbolo di eccellenza. Le doppiette Ferrari sono 82 in F1 e in 8 di queste c’è Raikkonen. Per Vettel è la 17° doppietta. Vettel raggiunge Villeneuve e Ickx a quota sei vittorie con la Ferrari. E’ inutile nasconderlo: la Rossa è adesso la favorita per il Mondiale. Una SF70H in grado di addattarsi velocemente in ogni  circuito. Un Mondiale che si deciderà in volata ma che per i bookmakers inglesi sembra già…deciso dalla netta superiorità della Rossa. La monoposto italiana ha conquistato due pole, tre vittorie ed altri cinque podi, Vettel ha un margine di 25 punti. Siamo entrati in una nuova era. Bentornata Ferrari. Per Marchionne, Vettel può rimanere quanto vuole. Una giornata storica.

Alonso si ritira a Indy

Il motore della sua Honda lo ha tradito al 179° giro nella 500 Miglia di Indianapolis. Lo spagnolo si trovava al settimo posto. Un disdetta per Fernando che sie era reso protagonista di una serie di sorpassi fenomenali e aveva condotto la gara per 36 giri, sensazione che non provava dal Gp Ungheria del 2014 con la Ferrari. A trionfare nel catino americano è stato Takuma Sato, con un motore Honda, con 201 millesimi di vantaggio su Castroneves e su Ed Jones. Domenica è stata una giornata intensa di avvenimenti quasi tutti in… contemporanea. Gran Premio Monaco, conclusione del Giro ciclistico d’Italia con la cronometro e con il terzo posto di Nibali, giornata conclusiva d’equitazione a Piazza di Siena a Roma, l’ultima giornata del campionato di calcio di Serie A con l’addio di Totti che chiude un romanzo con la Roma, il Basket con Venezia che pareggia la serie con Avellino, vincendo la gara2 di semifinale 88-77 il punteggio a favore della Reyer. il Tennis a  Parigi con il Roland Garros, il Concorso di Eleganza di vetture d’epoca a Villa d’Este sul lago di Como. Tutto in un giorno. Troppo, ma esiste un calendario agonistico internazionale che tenga conto delle varie discipline?

 

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