Targa Florio: il vincolo di bene culturale è divenuto definitivo

Targa Florio: sotto tutela marchio e attività

Targa Florio da oggi è ufficialmente, definitivamente, e ad ogni effetto di legge “bene di interesse culturale particolarmente importante”.

Ne da notizia, con un proprio comunicato, l’Assessorato Regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, che con proprio decreto ha apposto il vincolo culturale al marchio Targa Florio ed alle testimonianze materiali (ridotte a sole 22 targhe in bronzo e 300 fotografie ndr) che si trovano presso la sede dell’Automobile Club Palermo, proprietario del marchio ed organizzatore delle manifestazioni sportive (rally per auto moderne e storiche in programma il 13 settembre, ed il raduno con prove di regolarità per auto classiche del 15 ottobre. Questo però gestito da AciSport il braccio operativo dell’omonima Federazione che fa capo all’Automobile Club d’Italia).

La Targa Florio dal 26 giugno 2009 è già iscritta nel registro delle Eredità immateriali della Regione Siciliana (n. 129 del libro delle celebrazioni).

Targa Florio, le dichiarazioni del comunicato ufficiale

Un risultato raggiunto in tempi celeri e in assenza di precedenti a livello nazionale, che ha potuto contare sull’azione rapida e coordinata della Sovrintendente di Palermo, Lina Bellanca, della Direttrice del Centro Regionale Catalogo, Selima Giuliano e del loro staff“, puntualizza il comunicato.

Alberto samonàIl marchio Targa Florio appartiene alla Sicilia –dichiara l’Assessore Alberto Samonàed è profondamente radicato nella memoria di tutti, tanto da essere diventato elemento fortemente identitario dell’Isola. Il brand “Targa Florio” rimane in Sicilia. Questa la rassicurazione che posso dare a tutti, dopo che l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana ha apposto il vincolo di interesse culturale, che al momento rimane unico nel suo genere in Italia. Da oggi e per il futuro, quindi, l’uso del marchio Targa Florio rimarrà strettamente connesso al territorio siciliano, subordinando eventuali utilizzazioni alla portata culturale e storico-sportiva del suo prestigioso nome. Un provvedimento importante che il Governo Musumeci ha ritenuto di dover assumere proprio per sottolineare come il marchio Targa Florio sia connesso inscindibilmente alla Sicilia”.

Rossetti-Riva (Citroen C3) alla partenza della 103° edizione

Manifestazioni da disputare sul suolo siciliano

In conseguenza del decreto, il marchio ed i beni materiali ad esso collegati, saranno sottoposti a precise prescrizioni che ne vincoleranno l’uso. Il comunicato dell’Assessorato specifica che: “per quanto riguarda le manifestazioni sportive denominate “Targa Florio” queste dovranno essere disputate esclusivamente sul territorio siciliano sotto l’egida organizzativa dell’Automobile Club Palermo. Possibili gare sul territorio nazionale e/o estero potranno essere consentite solamente dietro autorizzazione del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e, in ogni caso, essere presentate come “Tributo alla Targa Florio”, quale forma esclusivamente celebrativa della storica gara. L’Assessorato dei Beni Culturali vigilerà anche sugli aspetti relativi all’utilizzazione commerciale del brand “Targa”: il marchio, infatti, potrà essere utilizzato solo se le iniziative saranno coerenti e compatibili con il valore culturale del marchio“.

Tutelare la manifestazione automobilistica e motociclistica “Targa” – precisa Sergio Alessandro, dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, che ha firmato il decreto – è stato un atto di amore verso la Sicilia. La Targa Florio ha rappresentato l’aspirazione al successo e alla dimensione internazionale di una borghesia locale in ascesa. E’ per questo che, in considerazione del valore storico e simbolico, la Targa è stata dichiarata patrimonio storico-culturale della Regione siciliana unitamente ai circuiti storici piccolo (72 km), medio (l08 km) e grande (148 km) ed alle antiche tribune di Floriopoli, quale riconoscimento per il contributo dato alla positiva diffusione dell’immagine della Sicilia nel mondo”.

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