Nella due ore di Pergusa dominio dei siciliani in GT Cup

Dopo una falsa partenza, a causa della pioggia battente (tre giri dietro alla safety car e subito la bandiera rossa), contro ogni previsione la gara di Pergusa del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance si è svolta nella sua piena durata di due ore e ha visto la Ferrari 488 GT3 di Giancarlo Fisichella e Tommaso Mosca andare a conquistare un successo costruito fin dalle fasi iniziali. Un successo che per la vettura di Maranello della Scuderia Baldini mancava dall’appuntamento di Vallelunga dello scorso anno, quando ad imporsi fu lo stesso Fisichella, affiancato per l’occasione da Rubens Barrichello. Seconda la Lamborghini Huracán GT3 Evo del team Imperiale che Stuart Middleton aveva piazzato in pole al termine di una sessione di appena dieci minuti svoltasi questa mattina e che l’inglese ha diviso con Kevin Gilardoni e Raul Guzman. Terza la prima delle due BMW M4 GT3 su cui si sono alternati nell’ordine Stefano Comandini, Marco Cassarà e Alfred Nilsson.

Protagonisti i siciliani, che hanno preso tutto nella GT Cup. L’ennese Simone Patrinicola (nella foto) si è imposto nella Pro con la Ferrari 488 Challenge Evo della Best Lap su cui faceva il suo debutto, dandosi il cambio con Luca Demarchi e Sabatino Di Mare. Gara perfetta per il catanese Francesco La Mazza, che assieme a Francesco Atzori e Manuel Menichini ha chiuso davanti a tutti nella classe Am con la vettura gemella schierata dal team SR&R di Manfredi Ravetto e Paolo Ruberti. Tre posizioni dietro, la Porsche 992 che la Krypton Motorsport ha affidato all’agrigentino Davide Di Benedetto, all’altro catanese Giuseppe Nicolosi e al bresciano Stefano Pezzucchi.

Un fine settimana poco fortunato invece per Salvatore Tavano, alla sua prima uscita sull’altra M4 GT3 del team BMW Italia-Ceccato Racing. Il siracusano, dopo che il suo compagno Francesco Guerra si era avviato dalla quarta fila, è stato autore del secondo stint prima di cedere il volante a Carlo Tamburini. Ma a compromettere la sua gara e quella dei propri compagni è stato un problema al motore che ha costretto lo stesso Guerra a effettuare una sosta ai box dopo pochi giri e che si è puntualmente ripresentato a fasi alterne mentre al volante c’era lo stesso Tavano. Alla fine per loro è arrivato un 12° piazzamento, che non ha tuttavia scoraggiato il pilota siciliano, soddisfatto per essere riuscito a girare sul ritmo dei primi e fiducioso per il prossimo appuntamento che si disputerà sul circuito del Mugello nel fine settimana dell’8 e 9 luglio.

Vittorie di Davide Uboldi e Emil Hellberg nelle due gare del Campionato Italiano Sport Prototipi, che si sono svolte in condizioni di bagnato e con il via dato in regime di safety car. Nella prima a fare inizialmente il passo è stato Matteo Roccadelli, che aveva ereditato la pole dopo che lo stesso Uboldi, più veloce al termine delle qualifiche di sabato, era stato retrocesso di due posizioni sulla griglia per un sorpasso effettuato in regime di bandiere rosse. Proprio Uboldi alla prima variante è riuscito a scavalcare la vettura dell’indiano Vignash Kadarabad e, dopo un paio di tornate, anche quella di Roccadelli, quest’ultimo penalizzato di cinque secondi da sommare al tempo finale per avere scaldato le gomme zigzagando durante il giro di allineamento. Il comasco, a dispetto di un’ulteriore safety car determinata dall’uscita del malese Alister Yoong, ha mantenuto il comando fino alla definitiva bandiera rossa (causata dalla monoposto di Pietro Ferri ferma in un punto pericoloso), andando così a bissare la vittoria messa a segno lo scorso anno sul circuito siciliano e consolidando la propria leadership della classifica, indipendentemente dal risultato che rimane sub iudice per una presunta irregolarità sul motore della sua vettura. Nella seconda gara lo svedese Hellberg l’ha spuntata solo dopo una lotta con gli stessi Roccadelli e Uboldi, nell’ordine secondo e terzo.

Gara 1 abbastanza regolare per il catanese Salvatore Pennisi, undicesimo con la Wolf della Luxury Car Racing. Appena dietro il suo concittadino Angelo Zammataro, al debutto nella serie tricolore con la Porec Motorsport, protagonista di un innocuo testacoda nel corso del sesto dei nove giri completati. Nella seconda gara Pennisi ha fatto ancora meglio, chiudendo decimo. Assente invece Zammataro, che divideva nella circostanza il volante con Emanuele Fabio.

Dario Lucchese

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