RESTIVO Raffaele, l’avvocato delle corse vinte

Tratto da Sicilia Motori –  Anno XXVII n° 3 (309) – Marzo 2009

di Daniele Fulco – Riproduzione riservata

Dall’esordio con la Bmw bicilindrica nel ’65 alla vittoria dell’ultima “Targa” di velocità nel 1977, poi il passaggio ai rallies ed infine le “storiche”. Una carriera lunga 30 anni e ricca di successi. Ma che forse non si e ancora definitivamente conclusa “perchè – dice – un momento di follia”. “Sin da bambino ho nutrito una grande passione per l’automobilismo. Con i miei fratelli, dalla finestra di casa, ammiravo i bolidi sfrecciare lungo via Liberta, in occasione del Giro di Sicilia. Erano meravigliosi lampi nella notte“.

Con lo sguardo carico di ricordi, Raffaele Restivo ha aperto il libro della memoria per ripercorrere, sin dall’inizio, oltre trent’anni di carriera sportiva. Il gentleman driver palermitano, pur legando, indissolubilmente, il proprio nome alla vittoria ottenuta alla Targa Florio del 1977 – l’ultima edizione disputatasi con la formula della velocità – ha spaziato dalla pista, alle cronoscalate, ai rallies, fino a qualche corsa con le autostoriche.

Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1965, anno d’esordio per Restivo, presentatosi ai nastri di partenza della “Coppa Nissena” con la Bmw 700 coupé bicilindrica, ottenendo un terzo posto di classe. Un debutto, concretizzatosi in virtù di due avvenimenti precedenti: il conseguimento della laurea in Giurisprudenza in tempi brevi, con il conseguente avvio della professione forense, e la disponibilità di 500mila lire.

Soldi lasciati dalla buonanima di mia nonna ai tanti i nipoti, compreso il sottoscritto che una volta raggiunta la maggiore età, allora erano necessari i 21 anni, ne ha potuto disporre.

La mia indipendenza economica, il non aver mai chiesto una lira per correre ai miei genitori, in qualche modo Il ha spinti ad accettare la mia passione, senza troppe rimostranze.  Al di la della vigilia di ogni gara, quando mia madre mi raccomandava di fare attenzione e di andare piano“. Dopo aver maturato una certa esperienza con una serie di piazzamenti e qualche trasferta oltre lo Stretto, Restivo ha deciso di compiere un salto di qualità, nel 1967, acquistando la nuova Fiat 124 Sport, ed affidandola alle sapienti mani del preparatore Filippo Ferraro.

Gli anni dell’esordio quando al posto della tuta ignifuga si usava il “pigiamino”

La scelta del mezzo si rivelo vincente, tanto da proiettare l’avvocato ed il suo compagno “The Tortoise“, al secolo Vittorio Orlando, al 10° posto assoluto della 51 “Targa Florio, valida allora per il Mondiale.

La mia prima Targa. Un sogno divenuto realtà. Ricordo che, in quell’edizione, ricca di mostri sacri del calibro di Vaccarella, Mitter, Elford, Muller, solo per citarne alcuni, la nostra maggiore preoccupazione era quella di dare sempre un’occhiata allo specchietto retrovisore. Piuttosto che guardare avanti. Le auto meno potenti partivano per prime, seguite dalle competitive ‘sport’ che puntavano all’assoluta“.

In virtù dell’inaspettato risultato madonita, Restivo consegnò punti iridati pesanti alla Fiat tanto che, pur totalmente avulsa dall’attività sportiva, ed in maniera del tutto ufficiosa, la Casa torinese decise di supportare il suo impegno nel Campionato italiano Gran Turismo dove conquistò un titolo di categoria, il primo in carriera.

Con Federico Marino nella prima edizione del Rally “Mare Monti” nel 1977

La stagione seguente, invece, fu di transizione: passato alla carte della scuderia Pegaso del compianto Ninni Failla. “Non sono mai stato uno ‘stacanovista’ del volante. Pur gareggiando per oltre trent’anni non ho fatto molte gare, ma non mi chieda quante, perche non lo ricordo. Nel 1968 ho acquistato un Duetto. Modello che ebbe breve durata, distrutto in un incidente alla 3 Ore di Siracusa.  lo, fortunatamente, ne uscii indenne

Nel 1969 ebbe inizio il sodalizio sportivo con l’indimenticato Alfonso Merendino “Apache“. I due, già amici di lungo corso, comprarono, in comproprietà la Lancia Fulvia Sport Zagato 1300, cogliendo alla Targa Florio, la seconda piazza di classe alle spalle della vettura gemella ufficiale di Jimenez-Fall, seguita dalla Squadra Corse Lancia, diretta, allora da Cesare Fiorio.

Nel 1971, con il passaggio alla ben più potente Abarth 2000 arrivarono, per Raffaele Restivo anche le prime due vittorie assolute, centrate alla “Monte Pellegrino“, con tanto di tempo record, e alla “Chiaramonte Gulfi”. Seguirono due terzi gradini del podio alla “Monte Erice” ed alla Salita di “Amalfi “, ed una partecipazione alla “1000 Km” di Barcellona. Nel 1972 il titolo tricolore Gran Turismo.

1971: al volante dell’Abarth 2000 con la quale si aggiudicò la “Montepellegrino”

Roberto Angiolini del Jolly Club mi aveva affidato una Lancia Fulvia. Per la conquista della corona d’alloro, mi bastava arrivare quarto nell’ultima prova di Monza. A pochi giri dal termine ero quinto. Mi precedeva Alfonso, con una Alpine. Fu subito richiamato ai box per farmi guadagnare una posizione“.

Grandi soddisfazioni arrivarono anche con le Porsche, la Carrera Rs e la 911. “Indimenticabile il biennio 1974-1975. Dove, rispettivamente, sempre con “Apache“, ci piazzammo secondi e terzi assoluti alla Targa. Che aveva perso si, la validità per la serie iridata ma arrivare alle spalle di Larousse – Ballestrierie di Merzario –  Vaccarella non fu cosa da poco“. Un preludio a quello che sarebbe successo nel 1977: il trionfo dell’affiatatissima coppia Raffaele Restivo – “Apache” sulle Madonie.

Appena dieci giorni prima dello start, ci era stata consegnata la Chevron, acquistata in Inghilterra per 22 milioni di lire. Avemmo pochissimo tempo per provarla. Un modello ostico, impegnativo, da oltre 300 cavalli di potenza. Certo e che fu un successo amarissimo per via dell’incidente di Ciuti.  Ma da un punto di vista meramente sportivo, non abbiamo mai messo in discussione il primato“. A qualche mese di distanza dalla “Targa“, i due amici piloti si presentarono a Pergusa, in occasione di un match valido per l’Europeo.

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1977: la Golf GTI alla 6° Edizione del Rally di Sicilia

Sarebbe stata la mia seconda ed ultima uscita stagionale con la Chevron. Avevamo pensato, quale miglior modo di sfruttarla se non in pista. Ma uscito dalla chicane, in prossimità delle tribune, mi giro. Dicono che l’adrenalina faccia vivere al ralenti i momenti che precedono un incidente.

Beh, il mio pensiero è stato uno solo: sto per distruggere una vettura, ancora da pagare, e che vale quanta un appartamento. Per fortuna finì su una via di fuga, senza conseguenze.  Rientrato ai box, in fretta e furia, scesi dall’auto, affidandola ad Alfonso e dicendogli, perentorio: se vuoi continua tu“.

Il 1977 ha segnato, anche, I’approdo ufficiale ai rally. “Curioso per natura, mi volli avvicinare a questa specialità in continua crescita. Fu allora che nacque il Team Floridia ed iniziai a dividere l’abitacolo della Golf Gt con Federico Marino fino al 1984“.

Cosi, tra sempre più sporadiche partecipazioni, ed i più incombenti impegni professionali, Raffaele Restivo ha chiuso l’attività con l’inizio degli anni novanta. “La mia ultima gara? Una rievocazione storica della Targa Florio. Ma non scriva che ho, definitivamente, appeso guanti e caschi al chiodo. Un momento di follia non è mai da escludere

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Al volante della Chevron B36 Bmw con la quale vinse con Apache l’ultima Targa nel 1977

Identikit

Raffaele Restivo è nato a Palermo il 2 settembre 1943. Apprezzato avvocato penalista, coniugato, ha una figlia. Ha corso con Alfa Romeo, Porsche, Lancia, Fiat, Chevron, Volksvvagen e Abarth. In oltre trent’anni di carriera, ha disputato una cinquantina di gare cumulando quattro primati assoluti ed un elevato numero di piazzamenti di rilievo nelle principali speclalita: pista, salite, rally e autostoriche.

Da menzionare lo storico successo, centrato – in coppia con “Apache” (Alfonso Merendino) – alla 61 °Targa Florio del 1977, ultima edizione disputatasi con la formula della velocità pura. Nella stesso anno si è cimentato nei rallies centrando, all’esordio del “Mare Monti“, valevole per la serie europea, la decima piazza assoluta con una Golf Gti.

Tre le scuderie per cui ha corso Restivo: Pegaso, Jolly Club ed Ateneo. Due i titoli italiani vinti in carriera: Gran Turismo 1600 (1969) e Gran Turismo (1972)

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